Sfratto esecutivo! D’ora
in poi chi vuole usare una sala ‘culturale’ a Pescara, come gli spazi dell’Aurum,
se la deve pagare. Foss’anche che ti chiami Croce Rossa Italiana, e fai volontariato
puro, correndo nei luoghi delle tragedie, operando senza sosta, h24, durante i
terremoti, o tutte le calamità naturali, e che arrivi a malapena a fine mese, e
solo grazie alla generosità dei volontari, per comprare coperte e latte caldo
per i clochard della tua città. E devi pagare anche se ti chiami Clown Doc, e
se fai ogni giorno opera di reclutamento per convincere padri e madri di
famiglia, insegnanti, professionisti o anche operai, a vestirsi da clown, con
il cappello storto e il naso rosso, per andare a far ridere i bambini malati
ricoverati nel reparto di oncoematologia pediatrica. E devi pagare anche se ti
chiami Museo delle Genti d’Abruzzo e cerchi spazi facilmente accessibili per organizzare
iniziative tese a insegnare ai bambini ad amare la cultura, l’arte, la
letteratura, anziché l’Ipad, o l’Iphone. Eh no! A Pescara non si scherza e non
si guarda in faccia proprio a nessuno. A meno che, eh sì! A meno che non ti
chiami Cesare Manzo, non fai di professione il gallerista d’arte, e allora
posso anche concederti gratis l’uso del Museo d’arte moderna ‘Vittoria Colonna’
per ben due anni, per organizzarti le tue mostre, senza sborsare neanche un
euro. E questo perché lo decido io, sindaco Alessandrini. Ecco servito l’ultimo
paradosso sfornato caldo caldo dalla giunta Marco Alessandrini, e oggi
riportato con tanta naturalezza sulle pagine del Messaggero di Pescara, come
fosse la cosa più ovvia e scontata del mondo. I fatti, ripresi dal quotidiano perché
la delibera o determina ancora non è stata pubblicata, quindi non l’ho letta
con i miei occhi: in sostanza la giunta Alessandrini, per mano dell’assessore
alle strutture culturali Paola Marchegiani e del coordinatore dell’Aurum Licio
Di Biase, ha disposto lo sfratto esecutivo dall’Aurum per tutte le
associazioni, onlus, ossia Organizzazioni non aventi scopo di lucro, ovvero che
non guadagnano un euro con le attività che svolgono perché tese solo ad aiutare
chi ha più bisogno, associazioni che dal 2009 al 2014 avevano ottenuto uno
spazio, foss’anche solo una stanza, all’interno del vecchio liquorificio,
gestione sindaco Luigi Albore Mascia-direttrice e coordinatrice Annarita Della
Penna, per svolgere le proprie attività. Ricordo quando abbiamo celebrato, con
apposita e regolare convenzione, la concessione di spazi alla Croce Rossa
Italiana affinchè avesse locali in cui fare i corsi di addestramento al primo
soccorso dei nuovi volontari, corsi gratuiti necessari per avvicinare i giovani
alla filosofia del volontariato e formare la nuova generazione di operatori
capaci di agire e intervenire in occasione delle emergenze, gratuitamente,
accanto agli Enti pubblici, Comuni in primis, subito pronti a chiedere il
supporto di tali organizzazioni anche dinanzi a due gocce di pioggia. Dinanzi a
tanta e tale disponibilità, era sembrato non solo naturale, ma anche ovvio,
concedere gratuitamente un piccolo spazio, così com’era scontato concederlo all’Associazione
Clown Doc, nata per formare volontari pronti a sacrificare il proprio tempo
libero per portare un sorriso a bambini gravemente malati. Così com’era
scontato concedere uno spazio gratuito all’Istituto per la Cooperazione
Internazionale, un Organismo peraltro comunale, peraltro istituito dal
Pd-giunta D’Alfonso, con a capo, all’epoca, l’onorevole Gianni Melilla, i cui
membri operano a costo zero per la città, dopo che il neo-presidente Domenico
Pettinari fece cancellare anche il gettone di presenza erogato quando c’erano
le riunioni. E di quell’Istituto fa o ha fatto parte anche l’attuale
consigliere comunale Pd Natarelli, medico di professione, e stimati professionisti
impegnati nella valutazione dei progetti presentati dalle Organizzazioni non
governative per costruire ospedali, pozzi, orfanotrofi, scuole, nei luoghi più
dimenticati del mondo, dal Burundi, al Togo, al Terzo Mondo globalmente inteso.
Ovviamente: i membri del Comitato percepivano zero compensi, i progetti erano
per il Terzo Mondo, era ridicolo, per conto del Comune, chiedere l’obolo per l’uso
di una sala per un’ora ogni morte di Papa. Ed era gratuito l’uso delle sale per
gli operatori del Museo delle Genti d’Abruzzo, altro museo pubblico, non
privato, con cui era nato una sorta di gemellaggio e di scambio di competenze,
professionalità e know-how. In alcune occasioni dell’anno i professionisti del
Genti d’Abruzzo organizzavano attività extradidattiche, in collaborazione con
le scuole, per i bambini da svolgersi dentro gli spazi dell’Aurum anziché nella
sede di via delle Caserme, con l’obiettivo di far conoscere alla città quella
struttura meravigliosa che, da ex liquorificio, è stata trasformata in uno
scrigno prezioso d’arte e cultura e, al tempo stesso, per creare la ‘rete’
della cultura pescarese. Si capisce, non ci vuole una laurea ad hoc, che
sarebbe ridicolo chiedere al Museo comunale delle Genti d’Abruzzo di pagare per
l’uso della struttura comunale Aurum, ossia il Comune avrebbe dovuto pagare…se
stesso. Ed era ovvio anche concedere quelle sale gratuitamente per i corsi di
formazione-informazione tenuti gratuitamente da docenti e professionisti per
gli anziani della città, a partire dagli utenti della vicina casa di riposo ex
Inpdap. Ma ciò che è scontato, ovvio, e persino risibile per i comuni mortali,
non lo è, evidentemente, per la giunta Alessandrini che ha emanato lo sfratto
esecutivo per tutte le Onlus che avevano la facoltà di operare gratuitamente, e
senza interferire con le attività a pagamento, all’interno dell’Aurum. La
motivazione è chiara, c’è poco da dire: non ci possiamo più permettere il lusso
di essere generosi, anche con chi lo è più e prima di noi e opera nel volontariato,
perché c’è la crisi, il Comune è in predissesto, dobbiamo limitare ‘al massimo
sprechi e agevolazioni in questa fase di grave difficoltà finanziaria per l’Ente’.
Ci può stare…o meglio, ci ‘potrebbe stare’, se non fosse che solo pochi giorni
fa quella stessa giunta Alessandrini, che oggi ha cacciato la Croce Rossa
Italiana, i Clown Doc, e l’Istituto per la Cooperazione internazionale, dall’Aurum,
non avesse deliberato la concessione gratuita del Museo cittadino d’arte
Moderna ‘Vittoria Colonna’ per due anni a un gallerista d’arte privato, l’imprenditore
Cesare Manzo, che appena un mese fa ha chiuso la propria galleria d’arte
privata in via Umbria, a due passi dal Museo stesso. Come fa l’assessore
Marchegiani a dichiarare ‘Mai più spazi gratis’ quando gratis hanno appena dato
il Museo Vittoria Colonna, delibera datata 10 febbraio 2015? E come fa ad
aggiungere che l’unico che potrà concedere sconti o agevolazioni sarà il
sindaco Alessandrini: con quale criterio Alessandrini deciderà chi può o meno
beneficiare degli sconti? Sulla base dell’altezza, della magrezza o della
simpatia? Per concedere sconti occorre un regolamento che fissi regole valide
per tutti, la legge non consente di affidare alle ‘opinioni’ di un soggetto,
foss’anche il sindaco di una città, la gestione dei soldi pubblici, com’è
accaduto per il Vittoria Colonna. Lo sfratto dall’Aurum oggi ci potrebbe stare
se, ignorando la crisi, il predissesto, l’aumento delle tasse al massimo,
quella stessa giunta Alessandrini non avesse approvato quella delibera che,
oggi più che mai, merita l’invio alla Corte dei Conti per danno erariale, oltre
che un approfondimento giudiziario, considerando che quella assegnazione è
avvenuta in modo diretto, e senza una gara per sondare una offerta migliore sul
mercato. Dunque quella giustificazione ci potrebbe stare, ma a Pescara non ci
sta se contemporaneamente con una mano caccio la Croce Rossa Italiana dall’Aurum,
perché non posso più concederle spazi gratuitamente, e con l’altra mano assegno
gratis a un gallerista privato il Museo d’arte Moderna Vittoria Colonna. Ecco
allora che quel provvedimento assume il carattere dell’assurdo e si inserisce
nella scia della furia iconoclasta del voler cancellare ogni traccia delle
iniziative assunte dalla giunta Albore Mascia, anche quelle a favore del
volontariato cittadino che oggi può ringraziare per l’attenzione e il riguardo
dimostrati la giunta Alessandrini. Buona giornata!
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