martedì 28 ottobre 2014

Dolcetto o scherzetto: 3mila euro di caramelle a Pescara

A Pescara è aumentato il prezzo delle caramelle e dei dolcetti. Sarà il consumismo, sarà perché tra tre giorni arriva la ricorrenza di Halloween (non la chiamo festa perché tale non è e soprattutto perché non appartiene alla nostra tradizione, più che altro è una scusa per travestirsi da streghette sexy e omaccioni indiavolati!), ma il prezzo di caramelle e dolcetti ha avuto un'impennata impensabile, quasi a tasso d'usura. Quest'anno comprare dolcetti e caramelle per Halloween costerà alla città, ossia a tutti noi, ben 3mila euro, il 3 con tre zeri dietro, 3.000 € tondi tondi. L'ho letto sulla delibera della giunta Zagat a Pescara, approvata il 23 ottobre scorso e oggi pubblicata: l'ho letta e onestamente ho strabuzzato gli occhi. La delibera è la numero 682 la cui intestazione recita in modo altisonante 'APPROVAZIONE CALENDARIO DI EVENTI PER IL PERIODO COMPRESO TRA LA FESTA DI HALLOWEEN ED IL PERIODO NATALIZIO'. Basta leggerla per capire che il Natale non c'entra nulla, che è solo una scusa per erogare 8mila euro per tre eventi (di cui uno gratis in piazza Salotto, dunque per due eventi), in cui a farla da padrone sono i 3mila euro, oneri inclusi, ossia l'Iva al 22 per cento, per l'acquisto di 'caramelle e dolcetti' per un evento che la notte del 31 si svolgerà a Pescara vecchia. Anzi, vi riporto testualmente il testo della delibera senza trucco e senza inganno:

'Festività di Halloween: 31 ottobre 2014 :
Zona di Pescara Vecchia ( Via Flaiano; Corso Manthonè; Piazza
Garibaldi ) - Evento dal titolo "Notte di Halloween a Pescara Vecchia": proposto
dal Consorzio di Pescara Vecchia, con sede in Pescara, Via delle Caserme.
L'evento prevede distribuzione dì caramelle, dolcetti, addobbi della zona,
balletti, spettacoli itineranti - Costo lordo dell'iniziativa: 3.000 (oneri fiscali
compresi');
Bene: poche considerazioni secondo me ovvie, ma proprio non riesco a trattenerle. Fatta salva la necessità di contribuire al rilancio di Pescara vecchia, è scontata l'ironia contenuta nella delibera: di norma si suppone che dolcetti e caramelle per Halloween si acquistino e distribuiscano ai bambini e su questo siamo d'accordo. Ma l'evento a Pescara vecchia è previsto non nel pomeriggio ('Notte di Halloween a Pescara Vecchia'), ma di notte, e di notte, foss'anche dalle 22 in poi, quanti bambini vuoi che ci siano tra via delle Caserme e corso Manthonè per recitare il famoso 'dolcetto o scherzetto' ed estorcere le caramelle agli esercenti di Pescara vecchia? Sarebbe stato senza dubbio più logico ideare un evento pomeridiano per i bambini, come accadrà sempre il 31 ottobre in piazza Salotto, dove però ci si limiterà a truccare i più piccoli gratuitamente all'interno dell'Infopoint, ex Urban Box. Ma si sa, i bambini, dopo aver preso caramelle e dolcetti gratis, magari aver bevuto il succo di frutta...non consumano e non spendono, e quindi è ovvio che a Pescara vecchia, proprio per la tipologia del luogo, per le esigenze degli esercenti e gli obiettivi fissati, gli eventi di Halloween vanno organizzati di 'notte'. D'accordo, giusto e legittimo, ma allora torniamo a bomba: che c'entra la spesa di 3mila euro per la distribuzione di caramelle e dolcetti? Non solo: in occasione del Natale 2013 e della Befana 2014, attraverso l'economato del Comune, come Ufficio Stampa, abbiamo acquistato 15 superbuste di cioccolatini in un ipermercato per grossisti a Chieti, parliamo di centinaia di cioccolatini, per la modica cifra di 65 euro Iva inclusa, cioccolatini che sono stati sufficienti per due feste come il Natale e la Befana con distribuzione gratuita in piazza Salotto. E onestamente credo che tra i 65 euro spesi dalla giunta Albore Mascia e i 3mila euro della giunta ZagatAlessandrini ci passi non il mare, ma tre oceani messi insieme. Mi si dirà: eh, ma nella delibera è specificato anche che la spesa di 3mila euro lordi (quindi circa 2.459,98 euro al netto di Iva) servirà per 'addobbi della zona (cioè i festoni), balletti e spettacoli itineranti'...bene, quali? Forse chi ha redatto quella delibera non ha ben capito: una delibera istituzionale non consente di predisporre impegni di spesa aleatori, senza sapere a chi andranno quelle somme e come verranno spese. Se sono previsti balletti, in allegato alla delibera devo trovare anche la proposta di spettacolo della compagnia o dei gruppi che balleranno con relativo preventivo di spesa, cui poi dovrà far seguito fattura prima della liquidazione. Se sono previsti fantomatici 'spettacoli itineranti' devo trovare il nome esatto di chi si esibirà, con partita Iva, preventivo, e quindi fattura prima della liquidazione. Se trovo scritto 'festoni' devo sapere quanti, come e dove verranno acquistati, con preventivo e fattura prima della liquidazione. Perché quelle spese si faranno con i soldi pubblici dei pescaresi, non con i risparmi del salvadanaio dell'assessore di turno. E i pescaresi, salassati oltre misura con Tari, Tasi, Iuc e Imu, i Pescaresi cui a giorni arriverà il salasso degli impianti sportivi, con tariffe aumentate del 70 per cento, hanno il diritto di sapere come verranno spesi i propri soldi derivanti dal pagamento delle tasse. Specie dopo che un sindaco ha tartassato quei pescaresi per mesi parlando di un presunto 'buco di bilancio' che ormai sappiamo essere inesistente. A questo punto non ci resta che organizzare un gruppo di 200 bambini da portare nella notte di Halloween a Pescara vecchia per riscuotere quelle caramelle e dolcetti che i loro genitori hanno pagato 3mila euro! Buona giornata
Intanto ecco dove reperire la delibera:


http://www.comune.pescara.it/internet/albo_pretorio/allegato.php?ID=26916











lunedì 27 ottobre 2014

'Lo sa perchè i giornali chiudono?...'

"Lo vuol sapere perché la gente non legge più i giornali e i giornali chiudono? Per gli strafalcioni che si trovano, perché i giornalisti non sanno più scrivere in italiano. Sono un'insegnante del Liceo Classico e lo sa che facciamo in classe con gli studenti? Ci divertiamo a segnare con la penna blu e con quella rossa tutti gli errori madornali che troviamo in ogni articolo...chiedere a un giornalista di conoscere la consecutio temporum è un miracolo". E' la doccia fredda che non t'aspetti e che t'arriva di prima mattina quando vai a comprare come sempre la tua mazzetta di quotidiani e commenti con il tuo edicolante di fiducia l'ormai imminente e inesorabile chiusura di un quotidiano locale e la crisi che comunque interessa tutta l'editoria. Dare torto all'insegnante? Il Consiglio di disciplina dell'ordine dei giornalisti mi perdoni se violo il principio deontologico della 'solidarietà tra colleghi' ma onestamente ho serie difficoltà a dire che l'insegnante sbaglia. Quando lavoravo nel quotidiano Il Tempo come umile collaboratrice (a proposito...nessuno si è stracciato le vesti quando quella collaborazione è finita dopo otto anni perché divenuta insostenibile, anzi...non un comunicato di solidarietà, ma così gira il mondo), la rilettura del pezzo prima di mandarlo non in stampa, ma al caposervizio, era maniacale, ossessiva e compulsiva, e quel vizio mi è maledettamente rimasto appiccicato addosso anche dopo, e me lo sono ritrovato alle costole anche nei cinque anni da addetto stampa del sindaco di Pescara. Dodici comunicati al giorno, quattro riletture per ogni comunicato, riga per riga. Perché un comunicato, oltre a rendere comprensibile ciò che spesso non lo è, estrapolando da ordinanze e delibere il senso compiuto e attuale, prima di ogni altra cosa dev'essere ordinato, pulito, leggibile. E allora attenzione ai cosiddetti refusi, termine tecnico inventato, secondo me, dalla categoria dei giornalisti, per dare un nome quasi poetico a ciò che poetico non è, ossia gli errori di ortografia e, peggio, di grammatica. Su facebook ho inaugurato una rubrica, a uso e consumo di chi ha tempo: #trovalerrore. Quasi ogni mattina (è un impegno, non credete) pubblico i comunicati stampa dell'attuale amministrazione comunale, firmati non da giornalisti, ma dai politici, ossia sindaco, vicesindaco e compagnia bella (si presume l'assenza di un ufficio stampa o di un supervisore...eppure un portavoce ricordavo di averlo avvistato tra gli atti) e rilevo gli errori: cose da far rabbrividire, mancato accordo tra articoli e nomi, il singolare con il plurale, le doppie, le triple, le virgole...come non diventare lo zimbello di docenti e studenti, a discapito di un'intera categoria. Ecco, questo potrebbe allora diventare oggetto di uno dei Corsi di formazione e aggiornamento organizzati dall'Ordine: 'La riscoperta della lingua italiana: il correttore di bozze'. Sono certa che quel corso sarebbe quasi deserto...poi però non lamentiamoci se all'editoria scritta si preferisce altro, magari anche il pettegolezzo al bar! Facciamoci una domanda, ma diamoci anche una risposta! Buona settimana

venerdì 24 ottobre 2014

C'era una volta una App...quando il maltempo diventa notizia

C'era una volta una App, si chiamava 'MyPescara'. E' questo l'inizio di una favola che, a oggi, è finita molto male e ne abbiamo avuto una prova questa mattina a Pescara, dove una normalissima pioggia, dunque non un nubifragio, né un alluvione, né un'esondazione, ma semplicemente una pioggia, ha fatto notizia, e siamo nel 2014. I fatti: era l'estate del 2013 quando l'amministrazione di centro-destra Albore Mascia, ha l'intuizione di sfruttare la tecnologia web e social con finalità di servizio, ossia istituire una App (una Application) adatta a ogni genere di smartphone per informare in tempo reale la cittadinanza di qualunque problematica o attività, puntando soprattutto sulle emergenze. Ogni cittadino poteva effettuare il download gratis, praticamente poteva scaricare la App sul proprio cellulare senza alcun costo (sostenuto dal Comune) e, in questo modo ricevere in tempo reale una notifica sonora delle notizie, puntando non alla propaganda politica (quanto siamo belli, quanto siamo bravi) ma a 'notizie utili alla collettività': chiusura improvvisa al traffico di strade (e sottopassi), avvisi di criticità metereologiche, manifestazioni che comunque influivano sulla vita pubblica, o anche eventi di intrattenimento. E caricare quelle notizie era compito mio, in qualità di Ufficio Stampa del Comune. Com'era ovvio l'iniziativa è piaciuta: a maggio 2014 i download avevano superato quota 9mila, ossia c'erano almeno 9mila cittadini proprietari di un cellulare smartphone, che avevano scaricato la App e ricevevano in tempo reale quelle notizie. Supponendo che ciascuno di quei 9mila cittadini vivesse in una famiglia di almeno 3 persone in media, è facile supporre che 27mila cittadini fossero a conoscenza di quelle notizie di servizio. E questo senza trascurare gli altri mezzi di comunicazione: dai comunicati stampa, all'uso della bacheca del sito ufficiale del Comune, sino al megafono per strada e ai cartelli o ai volantini imbucati nelle cassette delle lettere. E la macchina funzionava: prova ne è stata l'alluvione del primo e 2 dicembre 2013. Alle 4 del mattino l'assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli, sentito l'assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti, dispose la chiusura delle scuole, alle 4.30 è partita la App scatenando un tam tam tra studenti e docenti, tanto che tutta la città alle 6 era a conoscenza del provvedimento e non un ragazzino è stato sorpreso in strada dall'acqua alta. Quel giorno ha ufficialmente sacramentato la bontà di quella scelta, ossia di aver semplicemente attivato una App. E quella App ha funzionato sino a maggio 2014, poi, inevitabile, il buio! Cambiata l'amministrazione comunale, la App esiste ancora, ma di fatto è morta. Anzi no, qualcuno si è preoccupato di cambiargli la copertina di presentazione, eliminando d'Annunzio, ma di usarla per le notizie di servizio neanche per idea. Sono quattro mesi che a Pescara vengono chiuse all'improvviso strade per lavori, per emergenze, o che vengono convocate riunioni che interesserebbero la cittadinanza, ma di usare la App per informare in tempo reale la città...non ci pensate. Oggi quella App sarebbe stata vitale per dire alla città che il sottopasso del ponte Capacchietti era chiuso, per suggerire percorsi alternativi, per fornire informazioni sul maltempo, ma niente, neanche un click! Ah! Leggo su facebook che tali notizie erano state messe sulla bacheca facebook del Comune di Pescara...ma c'è un piccolo dettaglio: per leggere le news di quella pagina a quanto pare devi per forza mettere 'mi piace', io, ad esempio, non l'ho messo e quindi non posso leggere le news...ma io sono cittadina di Pescara e ho diritto di leggere quelle notizie come tutti gli altri...o no? Non solo: addirittura alcuni cittadini sono stati 'esclusi' e bloccati da quella pagina facebook, quindi non possono comunque accedervi. Ecco perché anche un social network come facebook può perdere la sua funzione 'social'. A questo punto, perché rinunciare alla App? Perché lasciarla morire dopo che è stata pure pagata dall'amministrazione comunale? Perché non utilizzarla per le notizie di servizio? Perché l'ennesimo spreco di risorse e di energie? Perché lasciare al buio o nell'acqua i pescaresi pur di non informarli? Mi spiace, questa non è una 'buona amministrazione' della cosa pubblica

martedì 21 ottobre 2014

Sfiga o...improvvisazione?

Oggi siamo seri. Chiarezza: è l'unica parola che merita di essere pronunciata in merito alla morte del maratoneta, avvenuta a Pescara domenica scorsa. Quella scomparsa merita chiarezza, indagini, approfondimento e verifica dei fatti. Quanto riportato stamane sul quotidiano Il Centro lascia l'amaro in bocca, e getta un'inevitabile ombra di perplessità su come si sono svolti i fatti, sulla celerità dei soccorsi e soprattutto sulla loro adeguatezza. Ho vissuto per cinque anni la Maratona dannunziana, come responsabile Ufficio stampa del Comune di Pescara, e per cinque anni ho partecipato, accanto all'assessore alla Mobilità e alla Protezione civile Berardino Fiorilli alle lunghe, continue e talvolta estenuanti riunioni convocate prima dell'evento per garantire la sua migliore organizzazione. Negli anni precedenti al 2009 si erano verificati episodi inconcepibili, come gli atleti che correvano tra le auto per varchi lasciati aperti lungo il percorso. Per cinque anni, 2009-2013, abbiamo curato con attenzione quasi maniacale ogni dettaglio: due o tre ambulanze attrezzate per la rianimazione presenti all'evento, pagate dal Comune, una restava sempre all'arrivo, per aiutare gli atleti in caso di malore a fine gara, o colpo di calore, o anche per soccorrere gli eventuali spettatori. L'altra, o le altre, seguivano gli atleti lungo il percorso di gara. E lungo quel percorso abbiamo garantito la presenza di almeno 54 unità tra steward e hostess, peraltro personale volontario della Protezione civile, quindi comunque persone preparate al primo soccorso, per garantire la sicurezza dei varchi stradali. Persone che, sotto la guida del coordinatore Angelo Ferri, per cinque anni non hanno fatto filtrare uno spillo durante la gara. E ovviamente la Polizia municipale, sempre presente con il colonnello Mario Fioretti, il maggiore Danilo Palestini, il maggiore Costantini, e tutti gli altri perfettamente preparati ad affrontare l'evento. Questa volta no. Non conosco le fasi preparatorie dell'evento, ma qualcosa non ha funzionato, è inutile prenderci in giro. E l'ho visto domenica, l'ho avvertito subito che qualcosa non andava. L'ho capito quando, raggiungendo piazza Salotto mi sono ritrovata a camminare lungo un percorso pieno di immondizia non raccolta agli angoli della strada, non sembrava la mia Pescara. E l'ho capito nel clima un po' caotico, non festaiolo, ma caotico, visto nella stessa piazza. E poi il dramma: erano circa le 12, mi siedo per l'aperitivo, in quello stesso istante al microfono viene annunciato l'arrivo del primo atleta in gara, scoppia l'applauso, passano due o tre minuti ed ecco l'annuncio al microfono: 'c'è bisogno urgente di un'ambulanza, chiamate per favore un'ambulanza', poi di nuovo, 'serve un'ambulanza è urgente', e poi ancora, 'allora, chiamate un'ambulanza ne abbiamo bisogno'. Mi alzo, tutti guardano verso l'incrocio tra piazza Salotto-via Regina Margherita-via Fabrizi. Cominciano a girare le voci: 'c'è un uomo in arresto cardiaco, sta a terra, gli stanno facendo il massaggio, ma non ce la fa'. E dopo dieci minuti, 10 minuti, ecco arrivare due ambulanze, la prima a sirene spiegate, la seconda subito dietro. La folla si fa più numerosa, si spegne la musica, smettono gli annunci al microfono, e alle 12.32 l'ambulanza riparte a sirene spiegate verso l'ospedale. L'epilogo lo conosciamo tutti. Ma la cosa non quadra: dov'era l'ambulanza che ogni anno anche l'organizzazione ci ha imposto e che doveva stazionare fissa all'arrivo della gara in piazza? C'era? E allora perché per ben tre volte il presentatore della manifestazione ha chiesto al microfono che venisse chiamata un'ambulanza? Com'è possibile che, come riportato da Il Centro, ci fosse un mezzo non attrezzato per la rianimazione, una presenza imprescindibile quando si organizzano eventi che prevedono la partecipazione di oltre 2mila persone! E se così fosse, come hanno fatto l'amministrazione comunale e il sindaco, primo responsabile della salute pubblica nella città che amministra, ad autorizzare lo svolgimento dell'evento senza essere certi della presenza di tutte le misure di sicurezza, le stesse che per cinque anni l'amministrazione Albore Mascia ha garantito. I soccorsi di rianimazione sono stati tempestivi? C'è stata qualche carenza? Il 118 era stato adeguatamente informato e allertato? Ecco, queste sono le domande che meritano una risposta per restituire chiarezza all'accaduto.


   

lunedì 20 ottobre 2014

La Sindrome dello Scottadito e la...sfiga!

Oggi voglio parlare di me e della 'sindrome dello scottadito'. Nel 2009 ho assunto un incarico, Ufficio Stampa dell'amministrazione comunale di Pescara guidata dall'allora sindaco Luigi Albore Mascia, area centro-destra. Non era la prima volta che svolgevo il compito di addetto stampa in qualità di giornalista professionista, e non solo per esponenti di area centro-destra. Dal 2009 però è cominciata una strana vicenda, assunto l'incarico sono stata letteralmente 'privata della mia libertà personale': privata della libertà di parlare, di pensare, di commentare, di avere un'opinione, ma anche di difendermi, di dire la mia sulle mie vicende personali, e il tutto, paradossalmente, proprio mentre tutt'attorno a me esplodeva il fenomeno dei social network, strumento indispensabile nella comunicazione odierna. Ma io no, io sono stata una delle poche persone sul nostro pianeta che non ha potuto per cinque anni 'parlare', perché? Semplice, perché non appena mi permettevo di dire una sola parola venivo letteralmente assalita da esponenti del centro-sinistra, consiglieri comunali e non, simpatizzanti, esponenti del mondo 'culturalpd', e tutti a fare lezioni di morale, anche quando osavo scherzare con qualche amico. Qualunque cosa scrivessi, persino se avevo male all'alluce, era uno scandalo, tanto che il quotidiano Il Messaggero mi dedicava pagine e pagine di condanna. E allora per quieto vivere, dinanzi al silenzio di organismi solitamente deputati alla difesa dei cronisti, ho scelto anch'io il silenzio, subendo per cinque anni di tutto, vedendomi piovere addosso odio in ogni modo, un odio che, come tutti sanno, è degenerato nell'incendio della mia auto, a fine gennaio 2014, e anche su quello ho scelto il silenzio, non una parola, ho subito, in silenzio. Nel giugno 2014 finisce l'incarico e ho deciso di riappropriarmi della mia libertà, di pensiero, di parola, di opinione, di ironia, di humor, di scambio di vedute, e da qui nasce il mio blog. Ma qualcuno non si è accorto, evidentemente, che sono cambiati ruoli, competenze e compiti. E ancora oggi pensa di poter mettere il proprio calcagno sulla mia testa e di zittirmi, scatenando di nuovo una valanga d'odio contro di me. I fatti: ieri, Maratona dannunziana, un atleta ha un malore, muore, fine della maratona e fine della festa. Il cordoglio è ovvio e scontato. Ma mi sono presa una libertà: senza alcuna ironia sulla morte dell'uomo, non ne faccio parola, inserisco un post sulla mia bacheca personale, dicendo che qualcuno presente a quella maratona, qualcuno che prima d'ora non si era mai visto all'evento nelle 13 edizioni precedenti, probabilmente 'portava sfiga'. Apriti cielo: qualche battuta con gli amici, chiara ironia, finchè non arriva un rappresentante della 'cultura' pescarese, quella con la 'c' maiuscola, che mi impartisce la sua lezioncina di morale per quella 'bambina cattiva che era stata l'ex addetta stampa dell'ex sindaco Albore Mascia'. Cancello il suo post, visto che, come nello spirito dei social, io decido ciò che voglio sia pubblicato sulla mia bacheca. E quell'uomo di cultura sposta la discussione sulla sua bacheca per richiamare attenzione e per conquistare il consenso dei suoi 'affini' e compagnucci (tutti iscritti al Pd sia chiaro). E tutti a dirgli bravo, 'mi piaci', ma che amorale, e giù di nuovo offese e improperi contro la sottoscritta che di nuovo ha scelto la via dell'osservatrice a distanza del fenomeno del 'branco': ci riuniamo tutti insieme e attacchiamo la preda (eppure se non ha funzionato dinanzi a una macchina incendiata sotto casa, forse, chiunque avrebbe desistito!). Bene l'uomo di cultura tagga nel suo post giornalisti, direttori e politici e vediamo chi interviene: tal Alessio Romano che addirittura scomoda il diritto penale; tal Valentina Di Zio, mai conosciuta, mai vista, il cognome mi fa pensare a qualcosa legato a un settore specifico della nostra economia, ma non oso non conoscendo i suoi affini. E tal Di Zio, oltre a darmi dell'ignorante, afferma 'E poi di chi stiamo parlando?????'...ecco appunto, di chi stiamo parlando, ma perché ci conosciamo? Interviene la signora Alessandra Pace per ribadire 'che squallore'...ho visto il suo profilo facebook, desisto decisamente. Ribadisce la signora Palmina Romano 'che tristezza', ma lei la conosco, è una professionista che aveva avuto con il sindaco Luciano D'Alfonso e l'assessore Massimo Luciani un importante incarico nel settore 'Politiche comunitarie' in Comune prima del 2009, incarico concluso e non rinnovato con la giunta Albore Mascia, quindi sicuramente il commento di una persona disinteressata che nutre affetto nei miei confronti. Poi altro epiteto di 'massima incarnazione dell'ignoranza' dalla signora Alessandra Narcisi, anche lei scandalizzata dall'immoralità di quanto ho osato scrivere (anche in questo caso...mai sentita prima nominare), così come la signora Annamaria Lametti che mi definisce 'sfigato trombato (in che senso?) in cerca di recupero di notorietà', e anche in questo caso....mai conosciuta prima. Mentre la signora Lilly Russo (no questa la conosco!) afferma che 'dovremmo ignorare tanto squallore'. Bene, considerazioni: come fenomeno di costume devo dire che in una domenica di noia sono riuscita con due sole parole a riaccendere lo spirito ecclesiastico e moralizzatore che alberga, evidentemente, anche nei seguaci del Pd. Secondo...ma tutto questo impegno...per cosa? Come mai i Piddini si sono sentiti tanto toccati solo perché ho osato dire che a un evento c'era qualcuno che portava sfiga, senza nominare quel qualcuno, senza alcuna allusione, soprattutto senza alcun riferimento politico? Perché salire, arrampicarsi sulla barricata per difendere l'onore di un partito o di amministratori mai menzionati? E qui arriva la sindrome dello 'scottadito', qualcuno, ai tempi di mia nonna, avrebbe usato un termine meno raffinato o semplicemente parlato di 'coda di paglia', io preferisco lo scottadito, sindrome che, in questo caso, ha colpito semplicemente un uomo 'de cultura' che cercava facile pubblicità e io, nonostante tutto, volente o nolente, 'faccio sempre notizia'! Buona settimana!
      

venerdì 17 ottobre 2014

Quando si chiude una porta...si apre sempre una finestra

Come dire: quando si chiude una porta...si apre sempre una finestra. Oggi scadono i termini. Ovvero, oggi è l'ultimo giorno utile per la presentazione delle candidature per aggiudicarsi l'incarico di responsabile 'del Centro di monitoraggio per l'Igiene della Sicurezza stradale', una dicitura lunga, cervellotica, coniata dalla giunta Zagat-Alessandrini a Pescara per riprendere e riaffidare un incarico sospeso nel 2009 perché, in maniera evidente e palese, non serviva e perché tra le professionalità presenti all'interno del Comune di Pescara c'era già chi aveva questa specifica competenza, persona assunta e incaricata ai tempi dell'assessore Armando Mancini, sempre Pd. Bene: di e su tale incarico abbiamo parlato, spiegato, si è polemizzato sui giornali, il vicesindaco di Pescara mi ha dedicato una conferenza stampa per rispondere al mio blog ripreso dal quotidiano on line PrimaDaNoi (che dire...grazie!). Si è polemizzato soprattutto sul fatto che si conoscesse con largo anticipo il destinatario di quell'incarico tanto che il quotidiano Il Messaggero ne aveva anticipato il nome (e nessuno aveva motivi validi per dubitare della fonte del quotidiano). E dopo quella rivelazione, il presunto destinatario indicato dal quotidiano stesso, ha tratto il dado annunciando sulla sua bacheca facebook che per smentire quelle 'dicerie' non avrebbe presentato la propria candidatura! Atto nobile, che di fatto sembra chiudere una porta...purchè non si apra una finestra però! Eh già! E chiariamo il perché: il sindaco Zagat-Alessandrini, con il suo zelante vicesindaco, ha deciso di emanare un avviso pubblico per reperire la professionalità dell'addetto alla sicurezza stradale. Quindi: avviso pubblico, scadenza dei termini, apertura delle buste contenenti le candidature e scelta del professionista candidato tramite intuitu personae, ovvero contratto fiduciario da parte del sindaco. Bene: potrebbe anche accadere che la prossima settimana, aperte le buste, il sindaco ritenga di non poter reperire tra i candidati alcun professionista sufficientemente adeguato a tale incarico, chiudendo il bando con un nulla di fatto. Ma questo non chiude la vicenda perché appena insediato il sindaco Zagat aveva già emanato un primo avviso, per comporre un elenco di candidati da cui pescare poi i soggetti membri del suo staff. Tutti sappiamo com'è finita: ha scelto 7 soggetti scontati che avevano lavorato alla sua campagna elettorale (modella compresa), scelta legittima, ma, appunto, scontata. Ma quella graduatoria, che ha visto la presenza di centinaia di candidature, non è morta, è rimasta lì e lo rimarrà per i prossimi 5 anni, una graduatoria dalla quale il sindaco Zagat-Alessandrini, potrà attingere in qualunque momento per individuare altri 'collaboratori' da nominare intuitu personae per qualunque incarico. Ecco, ora sarebbe importante e carino andare a spulciare quell'elenco e vedere se all'interno di quella graduatoria non ci siano già candidati-papabili per occuparsi della sicurezza stradale di Pescara. Perché se così fosse...si chiuderà una porta e si aprirà la finestra, per occuparsi sempre dell'igiene della sicurezza stradale, rendendo opportuno comunque un momento di chiarezza con la città passando dagli uffici di via Lo Feudo. E allora non ci resta che attendere per verificare se il quotidiano Il Messaggero abbia o meno avuto ragione nelle sue doti di preveggenza!

mercoledì 15 ottobre 2014

Lo sciopero del bando fasullo

Uno sciopero di cittadinanza. E' quello che dovrebbero fare tutti i pescaresi non partecipando all'ennesimo bando farsa emanato dalla giunta comunale pescarese, quello per l'addetto 'all'igiene della sicurezza stradale', che non ho ancora capito cosa sia poi. Già la scorsa estate il sindaco Zagat ha emanato un bando per individuare il suo staff. Risultato: centinaia di curriculum di giovani speranzosi, e nominate 7 persone che avevano lavorato con lui nella campagna elettorale. Modella compresa (a proposito, che fine ha fatto? In quale ufficio sta prestando la sua opera preziosa e indispensabile). Centinaia di ragazzi esterrefatti da tanta pochezza e ipocrisia. Oggi ci risiamo: si emana un bando per individuare l'addetto all'igiene della sicurezza stradale, recuperando un'opera iniziata nel 2004 e affidata all'epoca al signor Giancarlo Odoardi, ovvero il presidente dell'Associazione PescaraBici, lo stesso che, sostenendo il governo Zagat, si è espresso a favore della riapertura al traffico di corso Vittorio Emanuele (lui, un ambientalista della bicicletta...mah!), ma prima della scadenza del bando il nome del destinatario è già stato sbandierato ai quattro venti. E lo rivela oggi candidamente il quotidiano Il Messaggero (pubblico l'articolo in allegato): ovvero 'si fa con insistenza e alla luce del sole il nome di Giancarlo Odoardi quale coordinatore'...ma scusa...ma che bando pubblico è? Se il cronista non ha capito male, e non ho motivi per pensarlo, si emana il bando, si illudono professionisti e ragazzi, e già si sa chi si accaparrerà i 36mila euro netti stanziati non dalla Regione, ma dal Comune di Pescara che pur di disporre di tale cifra ha addirittura contratto un mutuo. E poco importa se il mutuo risale al 2004 o a due giorni fa: quelli sono soldi dei pescaresi oggi come ieri! A questo punto penso, da giornalista e da cittadina, che si sia oltrepassata la soglia dello scherzo e ci si avvicini pericolosamente a quella della Procura. E' un incarico intuitu personae? Benissimo, si proceda, il sindaco si assuma la responsabilità di firmare quell'incarico affidandolo a chi meglio crede e prendendosi anche il carico delle eventuali polemiche. Ma si ritiri subito un bando-farsa per il quale già si sa il nome del vincitore. Penso che chiunque abbia presentato la propria candidatura possa e debba sentirsi in diritto di rivolgersi alla Procura perché un bando pubblico equivale a una gara d'appalto, e conoscere in anticipo il nome del vincitore è un reato, a meno che non abbiano riformato il Diritto.  Personalmente conserverò preziosamente tutti gli articoli di stampa usciti sull'argomento: il primo, quando il vicesindaco assicurò che il progetto era interamente finanziato dalla Regione Abruzzo (soldi comunque dei pescaresi) e che non sarebbe costato un euro al Comune. Il successivo, ieri, quando ha candidamente confessato che il Comune contribuirà in effetti con 36mila euro, guarda caso quelli destinati a coprire l'incarico all'addetto all'igiene della sicurezza stradale. Il terzo, quando oggi un quotidiano ha candidamente annunciato il nome del vincitore 'che si fa alla luce del sole', quando i termini per la presentazione delle domande scade solo tra due giorni, il 17 ottobre; il quarto, quando il vicesindaco ha garantito le sue dimissioni se l'incarico verrà affidato a 'una cambiale elettorale'. Magari a chi ha scritto pagine e pagine per difendere la scelta del sindaco di riaprire al traffico corso Vittorio Emanuele, o ancora oggi ha scritto fiumi di parole su un blog per dire che la viabilità 'va pianificata pensando prima di tutto alla sicurezza delle strade', guarda un po', anche questa strana coincidenza. Nell'attesa tutti i pescaresi dovrebbero rifiutarsi di partecipare a un bando-farsa, all'apertura delle candidature dovrebbe esserci un'unica busta, quella del designato. Per far capire che i pescaresi non sono tutti clown!
    




http://www.pescarabici.org/le-strade-del-non-ritorno/

  

martedì 14 ottobre 2014

Le bugie si scoprono e i baffi...s'innervosiscono

Che cosa carina: anche il vicesindaco di Pescara legge il mio blog! Onestamente? Senza falsa modestia lo sapevo, anche perché cos'ha di meglio da fare? E non solo mi legge, ma mi cita e mi dedica (per l'ennesima volta per la verità) una conferenza stampa! e allora, dinanzi a cotanto onore cosa dire...ricambio la cortesia! di seguito pubblico il comunicato stampa redatto al termine della conferenza stampa convocata per oggi in cui di fatto ha giustamente sentito il dovere di giustificare le inesattezze maldestramente propinate nei giorni scorsi in merito al bando inutile emanato per individuare 'l'addetto alla sicurezza stradale di Pescara':

'Presto un centro di monitoraggio igiene della sicurezza stradale

Il vice sindaco Del Vecchio su polemiche legate a progettualità varata nel 2004
Ascolta la notizia

Mobilità più funzionale e sicura grazie a un’opportunità completamente
ignorata dalla precedente Amministrazione. Con le casse vuote abbiamo
cercato nei meandri degli appalti esistenti tutte le economie
disponibili per sostenere qualche intervento di assoluta necessità
come nel caso dei lavori per il Sottopasso di Fontanelle, del
rifacimento delle strisce pedonali davanti a tutte le scuole, del
sistema di allarme dei sottopassi in caso di allagamenti.
In questa ricerca è saltato fuori da un cassetto un appalto molto
datato e riguardante la "Messa in sicurezza di strade urbane a massimo
rischio ed interventi per la salvaguardia delle utenze deboli" per
complessivi € 2.300.000,00, cofinanziati dall’Europa nella misura del
50% e con la restante quota garantita dal Comune attraverso un mutuo
con la Cassa DD.PP. e approvato con deliberazione di Giunta comunale
n. 767 del 03.08.2004;  Una importante iniziativa della passata amministrazione di
centrosinistra che ha consentito interventi del tipo:
Tanti e necessari lavori che qualche nostalgico buontempone della
amministrazione Mascia, evidentemente in crisi di astinenza, ha
bollato come “un progettino inutile e dispendioso” e profetizzando
incarichi pluriennali a non si sa bene quale omino
. A guardare il dettaglio delle somme a disposizione del progetto vi è  la voce “Creazione di centri di monitoraggio e gestione" per €
167.000,00, di cui € 131 .000,00 a carico della Regione Abruzzo ed €
36.000,00 a carico del mutuo contratto dal Comune.
  Infatti, e nonostante con determinazione dirigenziale n. 273/BR del  27.06.2013, esecutiva nelle forme di legge, si fosse proceduto ad
approvare la documentazione tecnico/contabile relativa alle opere
realizzate e dalle azioni poste in essere (stato finale dei lavori,
relazione sul conto finale e atto unico di collaudo) e relativamente
alla suddetta voce “Creazione di centri di monitoraggio e gestione"
fossero state rilevate le somme a disposizione, nessuna iniziativa
veniva posta in essere.  Una mancanza, da parte del precedente assessore, che si è tradotta con
l’opportunità di riprendere e completare il progetto già avviato con
la precedente amministrazione di centrosinistra e, soprattutto,
assicurare alla Città di Pescara uno studio attento e qualificato
sulla sicurezza stradale.  Sulla scorta delle linee dettate nel progetto originario sono state
avviate le procedure per la individuazione di “una figura
professionale come Direttore Tecnico del Centro di Monitoraggio”,
ossia un Professionista responsabile di progetto, laureato,
coordinatore del complesso delle attività del Centro di Monitoraggio,
con competenza interdisciplinare, che dovrà svolgere le attività di
seguito elencate (omissis)   Si è trattato in definitiva di completare un percorso riguardante la
messa in sicurezza di assi viari con annessa “Creazione di un centro
di monitoraggio e gestione della sicurezza stradale” sul territorio,
il cui valore non potrà che essere di aiuto per l’Amministrazione,
nella definizione dei percorsi successivi inerenti, più in generale,
alla redazione del Piano Generale del Traffico che a Pescara manca.
Una procedura, questa, che rappresenta solo la prima fase di un
percorso volto alla individuazione di altre figure che dovranno andare
a completare la strutturazione del “centro di monitoraggio” cui si
perverrà dopo che il “Direttore Tecnico del Centro di Monitoraggio”,
individuato con la presente procedura, predisporrà il piano-programma
di attuazione del progetto approvato sin dal 2004.
Quindi, nessun onere a carico della collettività, ma unicamente
l’utilizzo di residui che assicurerà a Città di Pescara un elemento di
conoscenza per la sicurezza sulle vie cittadine.
Il Vice Sindaco Enzo Del Vecchio'

Avete letto? Bene: punto primo il vicesindaco ha confermato quanto ho scritto io, ovvero i tecnici si sono ben tenuti nei loro cassetti le somme intercettate nel 2004 (10 anni fa), dopo che era stato pure contratto un mutuo dal Comune per 36mila euro (mutuo che nel frattempo abbiamo pure ripagato alla Cassa depositi e prestiti) per ritirarle fuori a tempo debito, ossia oggi, e consentirne l'utilizzo al Pd. Secondo: la 'Buontempona in crisi di astinenza sarei io', eh allora, vedi caro vicesindaco, io sarò anche buontempona, sarò anche in crisi d'astinenza dalla scrittura (vorrei ben vedere, sfornavo 12 comunicati stampa al giorno per 5 anni!, e per questo ho aperto un blog), ma le delibere le so leggere, e infatti oggi hai centrato un clamoroso autogol! Appena pochi giorni fa avevi detto che l'incarico non sarebbe costato nulla al Comune, e invece hai dovuto ammettere che il Comune sborserà 36mila euro (netti netti quelli che percepirà l'incaricato): reciti testualmente ''A guardare il dettaglio delle somme a disposizione del progetto vi è  la voce “Creazione di centri di monitoraggio e gestione" per €
167.000,00, di cui € 131 .000,00 a carico della Regione Abruzzo ed € 36.000,00 a carico del mutuo contratto dal Comune', s
omme che quindi pagheranno i pescaresi e che potevano essere utilizzate per opere di messa in sicurezza delle strade, e non per l'ennesimo incarico. L'ultimo capoverso è invece un autentico capolavoro: 'Quindi, nessun onere a carico della collettività, ma unicamente l’utilizzo di residui che assicurerà a Città di Pescara un elemento di  conoscenza per la sicurezza sulle vie cittadine'. Guarda, vicesindaco, che quei 36mila euro sono un onere per la collettività, perché sono soldi di un mutuo che il Comune ha ripagato con i soldi dei contribuenti! A questo punto non resta che attendere il nome dell'omino che si aggiudicherà l'incarico...ma, a proposito: che cos'è il 'monitoraggio igiene della sicurezza stradale'? vuoi vedere che alla fine l'incaricato dovrà solo andare a verificare le strade sporche, quelle con la buccia di banana, per evitare ai pedoni di cadere?

Se il Presidente di Regione commissaria il sindaco di Pescara....

Pescara è una città commissariata. No, il bilancio è stato approvato in tempo record, la maggioranza targata Pd con marchio a fuoco è ancora in sella (non proprio saldamente, ma conta essere in sella), nessuno è scappato (per ora) riducendo i numeri della coalizione di governo. Ma di fatto Pescara è commissariata. Chi tiene le redini della città, chi decide il #chifacosacomequandolodecidoio non è affatto un sindaco capitato per caso su una sedia che gli scotta dal primo giorno, e che avrebbe volentieri ceduto per un seggio romano. In realtà il 'chi decide' è il Presidente di Regione e la prova tangibile, inequivocabile, chiara e concreta è arrivata dalla riunione convocata e svolta ieri, quando Mr. Presidente ha riunito attorno a sé gli scolaretti del Comune e dopo averli redarguiti sulla partitella a biliardino durante la riunione di giunta, peraltro pure a gratis, ha elencato lecosedafare. In realtà sono sempre quelle stesse tre-quattro cose che continua a snocciolare ogni volta da giugno scorso: la demolizione dell'ex Cofa (e io che pensavo fosse stato demolito dalla terza settimana di giugno, ops!), le aree di risulta, il teatro Michetti (ma non lo avevano riaperto a luglio????!), il Tar, i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, e il piano antiallagamenti che è stato iniziato, portato avanti e concluso dalla giunta Albore Mascia...forse vorranno inaugurare la rete fognaria! Ma la verità è che, siccome dopo aver elencato queste opere per una, due, cinque, sei, dieci volte, nessuno le ha fatte o iniziate, ogni volta quell'elenco è una notizia che sembra nuova e la ritroviamo sui giornali...ma così non è. E ieri se n'è accorto anche il PresidenteSindacoFaraoneImperatoreCavaliereEccellentissimo e chi più ne ha più ne metta. Ieri si è concretamente reso conto in mano a chi ha messo Pescara. Ieri si è reso conto che, forse per la prima volta in cento anni, la giunta Zagat ha superato il giro di boa dei primi cento giorni di governo e nessun giornalista, dico 'nessuno', ha pensato di chiedergli la classica intervista sui 'primi 100 giorni', sui risultati e i progetti. E ci credo: zero risultati, zero inventiva, zero progettualità...Zagat avrebbe dovuto parlare solo delle tasse alzate al massimo, della stangata ai pescaresi (mancano due giorni alla scadenza della Tasi) e di come avrebbe utilizzato il tesoretto... Per la prima volta il sindaco non si è visto inseguito lungo le scale per strappargli quell'appuntamento tradizionalmente tanto ambito per far 'bucare' la testata rivale...e cosa gli avrebbero dovuto chiedere? Perché distruggerete un'opera d'arte come corso Vittorio Emanuele, peraltro riaprendo le isole pedonali al traffico, caso unico forse nelle città governate dal Pd? Io i primi 100 giorni della giunta Albore Mascia e della sua maggioranza li ricordo: riapertura al traffico della rampa dell'asse attrezzato, ascoltando la città, e riorganizzazione della viabilità in piazza della Marina; riorganizzazione della Attiva, triplicando, per la prima volta, la raccolta estiva dei rifiuti sulla città; costituzione della società Pescara Parcheggi e istituzione degli automatici per il pagamento del ticket sosta; inaugurazione piazza Vittoria Colonna; inaugurazione e apertura del Parco Collodi (all'epoca ancora senza il nome); organizzazione dell'edizione dei record dei Giochi del Mediterraneo; stadio del mare con i suoi eventi; riorganizzazione del mercato del lunedì; 7 sfratti di inquilini abusivi dalle case popolari e pubblicazione del nuovo bando (fermo dal 2006)...e potrei continuare all'infinito, ma sarebbe noioso. I primi cento giorni del sindaco Zagat? Neanche un aperitivo, anzi no: per pranzo ha cancellato il logo di città dannunziana come simbolo della città, 'na fatica! E ieri il Presidente di Regione ha ufficialmente commissariato Pescara: d'ora in avanti gli ordini e le direttive partiranno direttamente da viale Bovio, o piazza Unione, o da L'Aquila, Zagat potrà limitarsi a sorridere nelle foto ufficiali (evitando espressioni irriverenti o poco consone), stringere mani e presenziare alle manifestazioni ufficiali. Al governo di Pescara ci pensa la...Regione.
  

venerdì 10 ottobre 2014

Le bugie hanno le gambe corte e i...baffi lunghi!

La mamma me lo diceva sempre: chi racconta le bugie deve avere ottima memoria, grande intelligenza e non deve lasciare tracce! Purtroppo oggi le tracce ci sono, tracce che consentono di smascherare in tempo reale una bugia colossale apparsa stamane sui giornali e che ha cercato di essere occultata sotto l'ombra di lunghi, lunghi baffi. L'oggetto: il nuovo incarico, solo l'ennesimo, che l'attuale amministrazione comunale di Pescara, targata Pd, andrà a elargire per i prossimi cinque anni, ovvero il 'consulente per la sicurezza stradale', un omino (le mie doti di preveggenza mi permettono di dire che sarà uomo), che dovrà distribuire consigli, suggerimenti e dovrà pensare tanto per garantire la sicurezza sulle strade cittadine. Un incarico che nasce da lontano, dal 2004, dal solito progettino, inutile e dispendioso, concepito dall'allora governo Pd-faraone, per fare relazioni su carta per migliorare la viabilità a Pescara. Un progetto che poi (e posso dirlo perché è passato anche tra le mie mani durante il governo Albore Mascia, in quanto responsabile della comunicazione) consisteva nella redazione del solito giornalino di 4 facciate, con tante foto colorate e zero sostanza, a uso e consumo interno, senza alcun report o informazione sulla sua distribuzione e sulla sua utilità, progetto che l'amministrazione Albore Mascia ha giustamente archiviato come inutile. Meglio spendere quelle somme per opere utili, solide e capaci, veramente, di garantire la sicurezza dei cittadini sulle strade. Ma gli uffici sono stati più furbi: hanno messo da parte quel tesoretto, senza dire nulla al sindaco Albore Mascia e all'assessore al traffico Fiorilli, e oggi lo hanno ritirato fuori per rilanciarlo con gli stessi nomi e personaggi di 10 anni fa. Ma veniamo alla bugia sotto l'ombra dei lunghi baffi: sostiene oggi l'amministrazione Pd sui giornali che l'incarico non rappresenterà una spesa per il Comune visto che si paga con finanziamento regionale...bugia!!! Lo dice la delibera: per il progetto il Comune ha dovuto contribuire con la somma di 36mila euro (guarda caso netti netti quelli che percepirà il consulente) tramite l'accensione di un mutuo, mutuo acceso dal Comune, non dalla Regione. Dunque quell'incarico rappresenterà un costo che peserà sulle tasche dei pescaresi, gli stessi che si sono visti alzare le tasse al massimo perché c'era un 'buco di bilancio da coprire', si...oggi sappiamo anche di cosa si trattava! Poi la seconda bugia: il Comune, si legge sempre in delibera, 'è costretto a ricorrere alla consulenza esterna non avendo, tra le proprie professionalità interne, una persona adeguata a tale compito'...Bugia! Nell'ufficio mobilità c'è un tale dipendente, Stefano Di Re, assunto ai tempi del faraone e dell'assessore alla Mobilità Mancini proprio per occuparsi della sicurezza stradale, ed è sempre rimasto lì, alla sua scrivania, ergo quel compito in delibera può benissimo svolgerlo lui evitando lo sperpero di 36 mila euro più oneri previdenziali e contributivi, per un totale di 45mila euro. Ebbene sì, l'ombra dei lunghi baffi non ha permesso di coprire l'ennesima bugia, e ne ha smascherata un'altra più grande: al Comune di Pescara non c'è alcun buco di bilancio, ci sono solo bocche che attendono di essere rifocillate!
     
Stralcio della delibera:


Rilevato che:
-tra le somme a disposizione del quadro economico progettuale è stata prevista la voce “Creazione di centri di monitoraggio e gestione” per € 167.000,00 di cui € 131.000,00 a carico della Regione Abruzzo ed € 36.000,00 a carico del mutuo contratto dal Comune;



giovedì 9 ottobre 2014

Le priorità secondo la Bibbia di 'Zagat'

Le priorità di un Governo. Quali potrebbero essere, vediamo: l'Isis che avanza e che non può far dormire sonni tranquilli ad alcuno. Il virus dell'Ebola che, come ampiamente previsto, è sbarcato in Europa e negli Stati Uniti. La stangata fiscale, nazionale e locale, con aliquote spinte al massimo a Pescara per coprire un disavanzo (che non c'è se poi il sindaco Zagat trova 5mila euro per sedurre i suoi consiglieri e persuaderli a partecipare alla seduta straordinaria del Consiglio comunale per il Ciattè d'Oro...a pagamento!). Ma potrebbero essere, sempre nella nostra dimensione pescarese, i ticket imposti dal governo regionale 'delle coccole' ai disabili per seguire le proprie sedute riabilitative; o le liste d'attesa negli ospedali, che ti rimandano a novembre 2015 per una mammografia di prevenzione. O ancora le famiglie che tra qualche settimana toglieranno i propri bambini dalle mense scolastiche e dagli asili nido per le tariffe triplicate. Bene, chi più ne ha più ne metta...ma no, abbiamo sbagliato tutto. La priorità a Pescara, o meglio, secondo il sindaco di Pescara, è l'Istituzione del Registro delle Coppie di fatto e quel dissenso veemente, forte, vibrato, che nasce dalla pancia, del sindaco Zagat alla circolare del Ministro Alfano, circolare rivolta non ai sindaci, ma ai prefetti, peraltro, di annullare la registrazione delle coppie di fatto non previste dai nostri codici. Eh no! Il sindaco Zagatalessandrini non ci sta: lui quel registro, che peraltro non ha neanche ancora istituito, non ci pensa proprio a cancellarlo, non c'è prefetto o ministro che tenga, lui non lo cancellerà, anche se non lo ha ancora creato! Certo, tutti i pescaresi in queste ore si saranno interrogati su quale sarebbe stata la posizione ufficiale del sindaco di Pescara su tale tematica, e sicuramente questa notte tutti dormiranno sonni più tranquilli, tranne il Ministro Alfano che, immagino, sarà particolarmente agitato vista l'autorevole posizione assunta dal sindaco di Pescara. Ora, lungi da questo blog aprire un dibattito sull'opportunità o meno di un Registro delle coppie di fatto. Personalmente ho una posizione chiara, netta: la sessualità, etero, omo, va vissuta nella propria intimità, rispettando il proprio vicino e le regole e leggi vigenti, piacciano o non piacciano. Detto questo, quello che veramente mi lascia perplessa è la capacità del sindaco di Pescara di occuparsi della tematica meno opportuna in un momento di assoluta emergenza per tutti. Ovvio, la sua capacità, ma anche di coloro che lo circondano, e che forse gli suggeriscono interventi fuori luogo e fuori tempo sperando di distrarre l'opinione pubblica e di convincerla a distogliere l'occhio da quel cancro chiamata stangata fiscale che tra qualche ora ci esploderà in piena faccia travolgendo tutto e tutti.


martedì 7 ottobre 2014

La Penna di Patricia Fogaraccio: Corso Vittorio Emanuele: una saga infinita. Da qua...

La Penna di Patricia Fogaraccio: Corso Vittorio Emanuele: una saga infinita. Da qua...: Corso Vittorio Emanuele: una saga infinita. Da quattro mesi ormai assistiamo al balletto delle notizie: si riapre al traffico delle auto pri...
Corso Vittorio Emanuele: una saga infinita. Da quattro mesi ormai assistiamo al balletto delle notizie: si riapre al traffico delle auto private, non si riapre al traffico veicolare, no scusate, riapriamo ma solo agli autobus, no è tutto ancora da decidere, no, meglio, facciamo un referendum. E poi gli annunci e i continui rinvii: riapriamo a tutti i veicoli a settembre, poi a fine settembre, poi a metà ottobre, poi entro il 30 ottobre, ora, udite udite, notizia fresca fresca di mattina, si riapre a novembre! La verità è una soltanto: l'attuale amministrazione comunale di Zagatalessandrini è completamente nel pallone, e non calcisticamente parlando. Non sa che pesci prendere con un progetto troppo più grande di amministratori che dipendono dal verbo di un'unica persona....e non è certo il verbo di Zagat. E se quella persona è in tutt'altre faccende affaccendata, come sta accadendo in queste ore, allora su corso Vittorio Emanuele e su molte altre cose che riguardano Pescara si va allo sbaraglio. Il sindaco dice che si deve ancora decidere; il vicesindaco dice che lui ha già deciso di far passare le auto private solo per fare dispetto a chi ha amministrato prima di lui (e non capisce che l'unico dispetto è quello perpetrato ai danni della città); il consigliere comunale, capogruppo in pectore poi defenestrato per volontà di D'Alfonso, voleva fare il referendum, ma è già stato redarguito a dovere e messo a tacere! La verità oggi è una soltanto: i pescaresi e i non pescaresi vogliono che corso Vittorio Emanuele resti Zona a traffico limitato, consentendo solo il passaggio di mezzi pubblici, mezzi dei residenti proprietari di garage e posti auto, e mezzi di soccorso. Punto. Lo hanno testimoniato firmando qualunque petizione e chiedendo all'amministrazione di centro-destra di difendere quella scelta: ovviamente parliamo del popolo 'silenzioso'. Non sono gli agitatori della sinistra, quelli che scendono in strada con le pentole per fare gazzarra, sono quelli che probabilmente subiranno in silenzio una scelta dissennata, la riapertura al traffico di corso Vittorio Emanuele, quelli che passando scuoteranno la testa, quelli che richiuderanno le porte dei negozi e le finestre di casa per il ritorno dei gas di scarico, ma sono quelli che votano alle elezioni. E il quadro è ormai chiaro: corso Vittorio Emanuele verrà riaperto al traffico e quello sarà l'inizio del count down per l'amministrazione di Zagat, l'inizio della fine del suo governo alla guida di Pescara, perché i pescaresi non dimenticano. A proposito: una cosa dev'essere chiara. La riapertura al traffico del corso non sarà gratis, ma ha un costo iniziale di 67mila 205,19 euro che pagheranno i pescaresi, costo necessario per rifare la segnaletica. A proposito: i lavori per sistemare la segnaletica e fare le opere di messa in sicurezza necessarie per la riapertura al traffico sono già iniziate da ieri (lunedì), ma solo oggi è stata pubblicata la delibera con cui si dà mandato agli uffici di indire una gara d'appalto per individuare la ditta che farà le opere di ripristino della segnaletica e delle stesse opere di messa in sicurezza...mi sa che qualcosa è sfuggito al controllo di Zagat! Che bisogno c'è di fare una gara se le opere già le hai affidate e le stai facendo eseguire???? Ma non basta: il secondo costo a carico dei pescaresi sarà la possibilità di un contenzioso dinanzi alla Corte dei Conti. E anche quello non sarà gratis per la città
   

http://www.comune.pescara.it/internet/albo_pretorio/allegato.php?ID=26568

venerdì 3 ottobre 2014

La Rassegna stampa 'buchi'

Bene, da oggi proviamo a organizzare 'giornalisticamente' i nostri commenti. Partiamo dalla rassegna 'buchi': in tanti nei mesi scorsi mi hanno chiesto 'cosa significa un buco': un buco giornalistico è semplicemente una notizia che viene riportata da una sola testata giornalistica in esclusiva, e che le altre testate, appunto, 'bucano', o perché non sanno, o non hanno gli strumenti professionali, per arrivare a quelle notizie. O perché c'è una Testata che ha la fortuna di avere giornalisti professionalmente più preparati, che significa anche cronisti capace di organizzare una rete di informatori capillare e attendibile. Per 5 anni una sola Testata giornalistica, che ha preso 'buchi' a raffica sulla cronaca bianca, mi ha accusata, mentre ero addetto stampa della precedente amministrazione comunale, di aver 'privilegiato' altre Testate, passando notizie in esclusiva, con tanto di ricorsi all'Ordine dei Giornalisti. Bene, da giugno a oggi il fenomeno è rimasto immutato: quella stessa Testata giornalistica ha continuato a prendere 'buchi'. E da quattro mesi la mia domanda tempesta il mio profilo facebook: oggi la colpa, vista la persistenza del fenomeno, è evidentemente colpa del nuovo Ufficio stampa/portavoce, o la responsabilità è della testata giornalistica, o meglio, salviamo il povero editore, è dei cronisti che vi prestano la propria opera? Ahimè sono quattro mesi che non ricevo risposta. E anche oggi vi pubblico la mia rassegna buchi: ditemi se gradite il rinvio al mio Blog o no!


   
        

giovedì 2 ottobre 2014

La Penna di Patricia Fogaraccio: La stangata sullo sport è servita!

La Penna di Patricia Fogaraccio: La stangata sullo sport è servita!: La stangata è servita: dopo due settimane Pescara si ritrova completamente stravolta, raddoppiato l'Irpef comunale, tassa che prevede il...

Il Ciattè d'Oro costerà 5mila euro ai pescaresi

Oh! e ora arriviamo alla 'notizia'. Come da tradizione, anche il prossimo 10 ottobre a Pescara si consegneranno i classici Ciattè d'Oro e i Delfino d'Oro, benemerenze riconosciute e attribuite a chi tradizionalmente si è distinto e ha dato lustro, fama e onore alla città di Pescara contribuendo al benessere della collettività in qualunque settore, culturale, medico, turistico, ordine pubblico e via dicendo. Ora, anche per l'edizione 2014 è tutto pronto, sicuramente vige il massimo riserbo sui nomi delle personalità alle quali verrà attribuita la benemerenza, ma quest'anno c'è un 'ma'. Ovvero: la giornata dei Ciattè d'Oro e dei Delfino d'Oro costerà alla città niente po' po' di meno che 5mila euro solo per cominciare! eh già perché quest'anno il buon Presidente del Consiglio, con il beneplacito del piccolo Zagat, per ovviare a un problema antipatico che si ripropone ogni anno, ovvero la scarsa partecipazione dei consiglieri comunali alla manifestazione che dunque si svolgeva in un'aula consiliare mezza vuota, con disappunto dei vertici amministrativi e dei premiati, ebbene i due hanno genialmente deciso di trasformare la premiazione in 'Consiglio comunale in seduta aperta', in altre parole per far partecipare i consiglieri comunali alla manifestazione 'li pagano', ciascuno percepirà il gettone di presenza riconosciuto, legittimamente, per la presenza a ogni seduta del Consiglio comunale, ordinario e straordinario. E allora quest'anno siamo sicuri di vedere gli scranni pieni, gremiti di consiglieri e assessori comunali, peccato che non sarà per rendere onore ai premiati, ma piuttosto per non perdersi il gettone che, magari sarà nulla, ma in tempo di vacche magre non fa mai male! Ovviamente, oltre ai 5mila euro che verranno spesi per le indennità dei consiglieri comunali e per il funzionamento dei servizi in occasione della seduta consiliare, ci saranno poi le spese per la manifestazione stessa, ossia gli straordinari per gli operai comunali per la sistemazione della sala, la pulizia straordinaria della sala stessa, i sei premi che verranno consegnati, ecc.ecc. Eh bravi! ma la domanda è: ma i 5 Stelle che dovevano arrivare in consiglio per spaccare il mondo, combattere gli sprechi e aiutare i poveri....perché stanno zitti! Inutile dire che con la precedente amministrazione non è mai successa una cosa del genere, la consegna dei Ciattè e Delfini d'Oro era una manifestazione istituzionale senza gettoni di presenza né indennità, stava poi all'educazione degli eletti essere o meno presenti, senza prebende né costrizioni, tagliando al massimo le spese...ma, va bene così, meglio lo sfruscio attuale!
http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=147&idnews=3252

E in Presidenza arrivano i 'servizi giornalistici'

Ma non basta: Zagatalessandrini aumenta tutto, tasse, aliquote, stangate sulle famiglie, con un obiettivo preciso, costituire un 'tesoretto' per le spese di staff (chi ha dimenticato quante, 100, o quasi, persone che tra il 2003 e il 2009 aveva preso alla propria corte il 'faraone'). E parte di quel tesoretto da ieri è stato ufficialmente assegnato al Presidente del Consiglio Blasioli, 17.500 euro per la precisione, per pubblicazioni, servizi giornalistici, prodotti editoriali e funzionamento dell'ufficio di presidenza...cioè? Chi sarà prescelto per la realizzazione dei 'servizi giornalistici' del Presidente del Consiglio? Forse ha dimenticato che solo il sindaco può assumere al Comune personale di staff, ergo qualcuno andrà ad affiancare il portavoce per poi essere dirottato nell'ufficio del Presidente del Consiglio che avrà il suo ufficio stampa personale, alla faccia delle norme, delle regole e soprattutto dei contribuenti pescaresi che pagheranno caro e a proprie spese chi curerà l'immagine, il look e l'opera del Presidente del Consiglio. Ed ecco firmata una bella cambiale per cinque anni da parte dei pescaresi. Ps: dal 2009 al 2014 c'era un unico ufficio stampa che curava tutto per la contrazione dei costi pubblici, visto che anche questi servizi li paga sempre la gente comune. Ma evidentemente non andava bene, meglio lo sfruscio attuale!
   

La stangata sullo sport è servita!

La stangata è servita: dopo due settimane Pescara si ritrova completamente stravolta, raddoppiato l'Irpef comunale, tassa che prevede il prelievo diretto su stipendi e pensioni, dallo 0,49 per cento Zagatalessandrini ci ha portato allo 0,8 per cento; stangata su Iuc, Tari (la vecchia tassa sui rifiuti) e Tasi, aumentate dal 30 al 50 per cento proprio per le famiglie, per non parlare dei professionisti a partita Iva e piccoli imprenditori. Già annunciato l'aumento delle aliquote per mense scolastiche, scuolabus, asili nido, ovvero per tutti i servizi a domanda individuale, e nel frattempo è scattato l'aumento del 30 per cento sull'uso degli impianti sportivi comunali. Ovvero le piccole società, che poi sono quelle che usano gli impianti di Rampigna, San Donato, Zanni, pagheranno il 30 per cento in più per far allenare i bambini negli impianti pubblici comunali...e ovviamente le piccole società saranno costrette a chiedere il sacrificio alle famiglie altrimenti chiuderanno tutte! Ed ecco il cane che si morde la coda. Ora mi verrebbe da chiedere, ma dov'è finito il Coni, non una parola su quella che è una decisione sciagurata e scellerata che mai è stata adottata dalla precedente amministrazione. Perché il Coni, con il suo presidente Enzo Imbastaro non alza le barricate in difesa delle piccole società che poi costituiscono l'ossatura del processo di formazione degli atleti di domani?Ah già dimenticavo... il Presidente Imbastaro non è solo Presidente regionale Coni, ma è stato consigliere comunale Pd ed ex assessore allo Sport Pd con la giunta D'Alfonso, anno 2009! Dimenticavo!