giovedì 26 febbraio 2015

Il Circolo Aternino e la politica dei figli e figliastri


E’ la storia dei figli e dei figliastri. I primi trattati con i guanti, i secondi bistrattati e relegati agli angoli. Una storia vecchia come il cucco e che ci raccontano da quando siamo piccoli, basti pensare quanto c’ha sofferto pure Cenerentola! A Pescara ci sono i figli e ci sono i figliastri: ai primi si cedono gratuitamente i Musei cittadini per farci le proprie iniziative; ai secondi si impongono gabelle da record per l’uso delle stesse strutture museali. E mentre il mondo della Kultura pescarese continua a tacere, io continuo a scavare e che ti trovo: il Circolo Aternino. Altra perla cittadina che meritava una perla anche dalla giunta Alessandrini-Pd. I fatti: secondo l’ormai famigerata delibera numero 66 approvata il 17 febbraio 2015, anche per il Circolo Aternino c’è il pedaggio da pagare, 80 euro per l’uso giornaliero; 250 euro a settimana per allestimenti che devono durare da un minimo di una settimana, sino a un massimo di tre settimane, e parliamo allora della bellezza di 750 euro. Bene, ma siccome la sinistra non sa mai cos’ha appena fatto la destra, ecco arrivare la buccia di banana. La giunta Alessandrini il 17 febbraio ha approvato e sancito in maniera ufficiale le tariffe per l’uso del Circolo Aternino, situato tra corso Manthonè e piazza Garibaldi…peccato che appena sette giorni prima, il 10 febbraio 2015, con la delibera numero 55 (11 numeri prima) ha reso indisponibile il Circolo Aternino alla città decidendo di trasferirvi la Sede operativa del Comitato dei Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia 2015, che si terranno tra fine agosto e inizio settembre. La struttura, dal pianterreno al secondo piano, con annessa corte interna, ospiterà il team che sta già lavorando per l’organizzazione dell’evento sportivo a Pescara. Ma c’è di più: anche in questo caso il Comitato è un figlio, e non certo un figliastro, visto che l’assegnazione dello spazio è gratuita. Il Circolo Aternino, che tutti gli altri cittadini e operatori culturali comunque dovranno pagare per poterlo utilizzare, è stato invece assegnato in comodato d’uso, ovvero gratis per legge, al Comitato Organizzatore dei Giochi, dal 10 febbraio al prossimo 15 settembre 2015, tanto che nella delibera c’è allegata la lettera del sindaco Alessandrini che sollecita l’assessore di riferimento ‘a contattare quanti, per caso, avevano già prenotato l’uso dello spazio kulturale per disdire le prenotazioni e, nel caso, individuare una nuova location’, magari all’Aurum, aggiungo io, con le nuove tariffe. Non basta: come previsto nella delibera per tutto il periodo di utilizzo gratuito della struttura da parte del Comitato sportivo, il Comune, cioè i cittadini, si accolleranno anche le spese inerenti il consumo dell’acqua e dell’energia elettrica; ovviamente il Comitato pagherà l’eventuale allaccio di utenze telefoniche, del cablaggio e connessione internet, la pulizia ordinaria e straordinaria e l’eventuale arredo interno. Giusto, penserete voi: i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia saranno il classico ‘grande’ evento che porterà a Pescara migliaia di atleti, con il doppio degli spettatori. Un evento unico, lasciato in eredità all’attuale amministrazione dal sindaco Albore Mascia, ossia dal precedente governo di centro-destra, dunque una manifestazione che merita tutto il sostegno. Già, ma la domanda è: può oggi, una città per la quale la giunta Pd ha dichiarato e chiesto il riconoscimento del pre-dissesto, e che per questo ha aumentato al massimo tutte le tasse e imposte, tutti i servizi a domanda individuale ossia asili, scuolabus, mense scolastiche e impianti sportivi, una giunta che istituirà a giorni la tassa di soggiorno per gli alberghi e addirittura la tassa sui concerti, tagliando al contempo i servizi, ecco, può oggi una simile giunta permettersi di dare gratis l’utilizzo dei propri spazi culturali? E può continuare a farlo in maniera evidentemente impari, ossia ad alcuni sì ad altri no, e senza aver per questo fatto un  regolamento, un codice, senza aver stabilito a monte dei criteri validi per tutti, cacciando da una parte dall’Aurum associazioni Onlus come la Croce Rossa Italiana o l’Istituto per la Cooperazione internazionale, e dall’altra aprendo gratuitamente le porte delle proprie strutture culturali a galleristi privati e Comitati sportivi? E la domanda è naturale se consideriamo che comunque il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo non è una onlus, ma tutt’altro: come si legge nello Statuto, infatti, il Comitato ‘potrà svolgere attività commerciali e attuare operazioni finanziarie e patrimoniali, con la partecipazione economica di enti e società’. E non basta, perché appena due giorni dopo, il 12 febbraio 2015, sempre la stessa giunta Alessandrini, ha approvato un’altra delibera ancora, ossia la numero 64, con la quale ha disciplinato le attività del ‘Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo – Pescara 2015 – Provvedimenti’: nella delibera e nella relazione allegata si dice chiaramente che il Comitato beneficerà di un contributo di 1milione e 500mila euro che verranno erogati dal Presidente del Coni tramite il Comitato Olimpico Nazionale; 1 milione e 500mila euro che verranno erogati addirittura dalla Regione Abruzzo; dunque siamo già a 3milioni di euro (circa 6 miliardi di vecchie lire), cui si aggiungeranno sicuramente (lo si dice in delibera) altri contributi economici della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, secondo una presunta lettera del 21 gennaio 2015 scorso, si è impegnato a concedere direttamente il Sottosegretario di Stato Graziano Delrio, che evidentemente, in piena Spending Review, non ha problemi italiani più importanti del trovare soldi per i Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia di Pescara. E non basta, perché nella stessa delibera del 12 febbraio, la giunta Alessandrini, dopo aver trovato due giorni prima la sede per ospitarvi gratis il Comitato Organizzatore dei Giochi, ha deciso comunque di anticipare un po’ di soldini per l’avviamento delle spese minute, erogando subito 100mila euro! Come?? Un Comune in predissesto si può permettere di sborsare senza battere ciglio 100mila euro per un Organismo cui ha già concesso l’uso gratuito delle proprie strutture? E’ vero che quella somma dovrebbe poi essere rimborsata da qualcuno di sovraordinato, anche se per ora non si sa da chi, ma il rimborso arriverà quando non sappiamo, mentre i soldini contanti sono stati tirati fuori subito, ora, anzi il 12 febbraio scorso. E allora la domanda è: un Organismo che comunque opererà con un bilancio minimo di 3milioni di euro (più 100mila euro di liquidità immediate del Comune di Pescara), possibile che non poteva permettersi di pagare anche l’utilizzo della sede operativa, ovvero il Circolo Aternino, come tutti gli altri comuni mortali? Si dirà: anche la giunta Albore Mascia aveva assegnato una sede operativa gratis al Comitato. Vero, erano degli spazi dentro l’Aurum, ma c’era una differenza sostanziale: la giunta Albore Mascia non aveva salassato di tasse i pescaresi con un presunto predissesto finanziario. E allora, visto che invece oggi siamo in predissesto, la spesa per l’utilizzo del Circolo Aternino, non potevano sostenerla il Coni, presieduta a livello regionale da Enzo Imbastaro, ex consigliere e assessore allo sport-Pd con la seconda giunta D’Alfonso, o la stessa Regione Abruzzo, ovvero il Presidentissimo D’Alfonso? Può un Comune in predissesto continuare a permettersi tali generosità, peraltro solo con alcuni? E quanto è legittima tale politica ‘dei figli e dei figliastri’? E ancora: perché approvare il 17 febbraio una delibera per istituire l’utilizzo a pagamento del Circolo Aternino, quando già da sette giorni ne era stato concesso l’uso gratuito in comodato per i prossimi nove mesi, rendendolo inaccessibile al resto della città? Buona giornata!