mercoledì 21 gennaio 2015

Record della giunta Alessandrini: cancellata la Festa della Polizia municipale


Cerca il laterale destro, corre, dribbla l’avversario, scivolata a sinistra, ma il goal non c’è. Ovviamente non è una partita di pallone, ma è la solita sceneggiata del solito comandante della Polizia municipale di Pescara che ieri non solo ha rimediato la tradizionale figura dinanzi alle telecamere de Le Iene, ma ha raggiunto un nuovo record che, con il governo comunale di sinistra, potrà appuntarsi al petto: ieri, per la prima volta nella storia, nel giorno di San Sebastiano, Pescara non ha celebrato la festa della Polizia municipale. Non era mai successo: non una conferenza stampa per snocciolare i risultati di un anno di lavoro; non una nota stampa dell’assessore delegato, che pure avrebbe dovuto avere voglia di raccontare l’eventuale ‘cambio di passo’ con la sua guida; non una Santa Messa, momento ufficiale e istituzionale, oltre che spirituale, per ringraziare il Santo della sua protezione su uomini e donne che ogni giorno scendono in strada per difendere la vita degli altri, a rischio della propria; non un encomio consegnato a chi per un anno si è fatto in quattro, ha salvato vite, ha aiutato gente, e che si aspettava non un ‘grazie’, ma un minimo riconoscimento, una pergamena e una stretta di mano da parte degli amministratori. Nulla. Non era mai successo: in cinque anni di giunta di centro-destra la festa di San Sebastiano è sempre stata, oltre che un piacere,  un dovere istituzionale. Non l’abbiamo sospesa, nonostante le ovvie difficoltà, neanche con la prima nevicata del 2012, né quando in quello stesso giorno si consumò il delitto di Italo Ceci, con la notizia che arrivò proprio durante la celebrazione della messa pomeridiana, costringendoci a smobilitare mezzo Corpo dirottato su corso Vittorio Emanuele e via De Amicis per bloccare e presidiare le strade. Eppure anche quel giorno abbiamo atteso che tutti tornassero, dopo le 22, per effettuare la consegna degli encomi. Non è successo nel 2014, nonostante le mille difficoltà post-alluvione. E questo non perché si era dei folli, ma semplicemente perché quella è la giornata della Polizia municipale, è il giorno per eccellenza in cui i vigili urbani smettono di essere quei cattivoni con blocchetto e penna, e possono raccontarsi come uomini e donne che prestano soccorso ai cittadini durante gli incidenti, che intervengono per sedare liti, che operano ogni giorno per fare educazione stradale tra i più giovani, che vigilano sulla città per garantire la nostra sicurezza, e che fanno mille altre attività spesso ignorate dai più. E’ come il 4 dicembre, Santa Barbara, per Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco. Ebbene, Pescara quest’anno ha avuto il triste primato di aver cancellato la data del 20 gennaio. Viene naturale chiedersi il perché? Perché nessuno ha preteso di celebrare quella giornata? Non voleva il comandante? Bene, non era obbligatoria la sua presenza, in un’amministrazione ‘normale’ bastavano il sindaco, l’assessore delegato e i capiservizio che avrebbero snocciolato, come sempre, numeri e cifre per dare un’idea dell’immensità del lavoro svolto in un anno e avrebbero consegnato gli encomi. Ma perché tanto imbarazzo nel porsi dinanzi alle telecamere, anche a difendere la dignità del Corpo della Polizia municipale? Forse per la storia della multa sparita, e, ancor più, dell’ingiusto procedimento disciplinare avviato contro 3 agenti e un ufficiale che hanno lavorato bene, facendo il proprio dovere? Forse è stato il tentativo sciocco di sfuggire a domande scomode e a risposte e tentativi di giustificazione inesistenti? Beh! Se era per questo, l’incursione de Le Iene ieri a Chieti ha dimostrato che è impossibile sfuggire. La vicenda della multa e il procedimento disciplinare sugli agenti continuerà a pendere come una spada di Damocle sull’intera amministrazione comunale di sinistra che, nella gestione della Polizia municipale, continua a dimostrare un dilettantismo spaventoso e pericoloso per la città che non se lo può permettere. Forse il sindaco Zagat-Alessandrini non lo ha capito, ma la città ha già deciso con chi schierarsi e quel procedimento disciplinare si trasformerà in un boomerang per lui e il suo assessore, che ieri hanno tradito il Corpo della Polizia municipale. Buona giornata! 
  

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