Soffiano
le correnti, volano gli spifferi, e le finestre ancora non si aprono. Dura
ormai già da tre giorni l’attesa, e a oggi ancora non sono state pubblicate le
graduatorie di coloro che si sono candidati per i due nuovi incarichi messi in
lizza dal sindaco Alessandrini: per entrambi si parla di un anno di lavoro nel
Centrochenoncè, ossia il ‘Centro di monitoraggio e gestione sulla sicurezza
stradale’, che non è mai stato aperto, fatta salva una delibera del 2008 che,
sostanzialmente, ha prodotto, già a suo tempo, solo un incarico e il numero 0
di una rivista di quattro facciate, che non ha mai visto l’alba, ossia il primo
vero numero. Bene: dopo l’incarico a un super-esperto di traffico, dato lo
scorso autunno, e che a oggi non abbiamo ancora capito cos’abbia fruttato, il
sindaco Alessandrini, nei giorni scorsi, ha deciso di dare un’altra chance, a
un architetto esperto di web e comunicazione, e a un giornalista, anche quest’ultimo
esperto di web, ossia capaci, entrambi, ci usare il programma Excel per
diagrammi e schemucci, e di interloquire con i social, facebook, google,
linkedin, tanto per capire la portata delle competenze richieste. Assunta la
decisione, nei giorni scorsi è scattato l’avviso-bando lampo: neanche 15 giorni
di tempo per divulgare la notizia e per permettere, a chi fosse interessato, di
presentare la propria candidatura. Che poi la notizia, non credete, non è mica
stata divulgata, come ci si aspetterebbe, dal Comune di Pescara, Ufficio
comunicazione-portavoce. Neanche per sogno: la notizia l’ha scovata il
quotidiano Il Centro e l’ha resa pubblica. Il che già la dice lunga: se un
sindaco cerca due super-esperti per il monitoraggio e la gestione della
sicurezza stradale, dovrebbe avere il massimo interesse a diffondere il più
possibile la propria ricerca per attrarre il meglio delle capacità esistenti a
livello nazionale. Magari, che so, un giornalista eccellente o specializzato su
problemi del traffico della Valle D’Aosta, potrebbe essere interessato a
mettersi in gioco a Pescara, avendone le capacità e il curriculum. Stesso
discorso per una figura professionale, come quella di un architetto. E invece no:
siccome a Pescara sono i carri che tirano i buoi, è giusto che tutto vada a
rovescio. Dunque faccio un bando, ma non lo dico, così che lo sappia il minor
numero di persone possibile. Perché? La domanda è legittima, attendersi la risposta
altrettanto. Comunque, scoperto il giochino, la notizia è uscita, e almeno a
Pescara e provincia si è saputo. Ora cresce l’attesa: i tempi per la
presentazione delle candidature, esclusivamente via Pec, si sono chiusi alle
ore 24 dello scorso 18 maggio, e, come riportato nel bando, già il 22 maggio,
dunque venerdì scorso, doveva esserci la pubblicazione delle graduatorie. Ora:
pubblicazione significa ‘rendere pubblico’, quindi fare in modo che tutti
possano essere messi a conoscenza di quelle graduatorie, e non solo pochi
amici. Quindi le due graduatorie devono essere inserite nell’albo pretorio on
line del Comune, e poi nella sezione delle news, in modo da dare la massima
risonanza al provvedimento. Ma a oggi, e siamo già a 3 giorni di ritardo, nulla:
non un avviso di rinvio della pubblicazione, non una nota a piè di pagina così,
giusto per dire ‘abbiamo ricevuto milleduecentocinquantasette curriculum, e
dunque abbiamo bisogno di qualche giorno in più per il loro esame e per
decidere a chi affidare l’incarico’, nulla. Semplicemente si spera, forse, che
anche questo ennesimo incarico passi sotto silenzio, cercando di fare meno
clamore possibile, in modo che chi deve prendere servizio lo prenda, senza
farsi troppo notare, magari indossando anche un impermeabile e cappello a
luglio e agosto. Mi spiace, non accadrà. Ogni giorno andremo a consultare albi
e link per capire dove siano state imboscate quelle graduatorie, perché i pescaresi,
che pagano le tasse, hanno il diritto di sapere come vengono sperperati i
propri soldi. Devono sapere chi è stato scelto per ‘monitorare la sicurezza
stradale’ della sua città, ovvero per contare quanti incidenti capitano in un
anno, quali sono le strade più a rischio, e consegnare tutto all’Ufficio
mobilità che poi dovrà decidere se fare una rotatoria, mettere un semaforo o
chiudere una buca. Un lavoro che, sino a oggi, ha sempre ed egregiamente svolto
la Polizia municipale, l’unica che, per ovvie ragioni, ha il vero polso della
situazione stradale di una città, e sa indicare con esattezza millimetrica rischi
ed eccellenze. I pescaresi dovranno conoscere il nome e il cognome dei due
super-esperti che si diletteranno a stampare e disegnare il solito giornalino,
che magari avranno anche l’abilità di caricare su facebook, per permettere di
sfogliarlo on line, cavoli! Veramente una cosa straordinaria nel 2015, certo
che veramente nessuno c’aveva mai pensato prima. E i pescaresi hanno il diritto
di sapere se uno dei due incarichi, alla fine della fiera, verrà assegnato a un
architetto-giornalista che, lo scorso autunno, finito sotto i riflettori per il
primo bando, ufficializzò in modo eclatante che lui, pur avendo tutti i
requisiti richiesti, non avrebbe neanche presentato la propria candidatura,
proprio per fugare ogni dubbio o sospetto sulla sua persona. In quella
occasione ho detto che era giusto, basta che poi, uscito dalla porta, lo stesso
professionista non tentasse di rientrare dalla finestra. Ecco, è questo il
punto. Oggi il sospetto è che la giunta Alessandrini stia semplicemente
ritardando l’assegnazione dei due incarichi perché, avendo portato la città al
predissesto finanziario, condannando tutti i cittadini a pagare le tasse al
massimo per i prossimi dieci anni, preferisce approvare prima il bilancio in
Consiglio comunale, e infatti stamane è cominciata la maratona di tre giorni per
approvare lo strumento finanziario prima del prossimo 5 giugno. Una volta
approvato il bilancio, vai a briglie sciolte per affidare anche questo incarico
per il Centrochenoncè. Ecco, i pescaresi questo devono saperlo, e devono
conoscere i nomi di chi beneficerà di quel lavoro e dei relativi corrispettivi
economici, 23mila 500 euro per ciascuna delle due figure, in una città in
predissesto. Buona giornata!
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