mercoledì 27 maggio 2015

Energiochi, l'ex Cofa e i segni del cielo


Non lo so, ma io, ogni tanto, qualche segnale dal cielo lo coglierei e ne farei tesoro. I fatti: oggi era prevista la decima edizione di Energiochi, la giornata conclusiva di un premio, rivolto agli studenti, per imparare, sin da piccoli, la politica del risparmio energetico e dell’uso delle fonti di energia rinnovabile. Un premio finanziato ogni anno con fondi comunitari e sponsorizzato da grandi società e agenzie per l’ambiente e l’energia, come l’Enea, la Powered, nonché dal Ministero della pubblica istruzione. Iniziativa meritoria, che si ripete ogni anno, e a fine bando vede la presenza di quasi 3mila ragazzi per la cerimonia conclusiva. Fin qui tutto regolare e tutto sempre uguale. Ma nel 2015 ecco che il buon presidente D’Alfonso ci mette lo zampino, stravolge le carte del gioco, mischia la scopa con il monopoli e pretende pure di fare poker. Ma andiamo con ordine: nei giorni scorsi Pescara ha vissuto la demolizione dei capannoni dell’ex Cofa, vecchi, fatiscenti, in abbandono. Per carità, e chi lo nega. Peccato che su quella demolizione pendesse, e pende tuttora, un parere negativo, quanto alle procedure seguite, dell’Ufficio tecnico comunale, firmato da un geometra responsabile del procedimento, in quanto, a suo giudizio, la semplice demolizione non era contemplata dalle norme vigenti considerando che l’ex Cofa, sulla riviera sud, è inserito in un Piano particolareggiato, pronto, ma non approvato dal Consiglio comunale per l’ostruzionismo che il Pd ha portato avanti dal 2009 al 2014. Il dirigente di quel ‘semplice’ geometra ha detto che avrebbe superato il parere negativo con un ‘suo’ e più autorevole parere positivo, che di fatto, però, a demolizione avvenuta, non è mai arrivato. E questo è un fatto. Ora, l’impresa di Roma incaricata dell’abbattimento dei capannoni ha finito anzitempo i lavori, non solo, ha fatto anche più di quello che gli era stato chiesto: non solo ha demolito il vecchiume esistente, ma ora ha anche asfaltato l’intera superficie (senza però sradicare le fondamenta dei vecchi edifici, che sono rimaste nel sottosuolo), e ha anche ristrutturato una delle palazzine uffici, dove, a suo tempo, erano ospitati anche gli sportelli di una banca, a servizio dell’ex mercato, e della dogana. Oggi quella palazzina, tutta bella rifatta, è stata dipinta di blu elettrico e oggi, sul Centro, il presidente ha anche annunciato che vuole adibirla a ‘Casa delle Idee’. Già! Peccato che un qualunque comune mortale, per ristrutturare un fabbricato del genere, avrebbe avuto bisogno di una concessione edilizia, bella esposta per tutta la durata dei lavori, e in questo caso, invece, quella concessione non l’ha mai vista nessuno. Comunque, finiti i lavori, giustamente il Presidente freme per presentare il nuovo ‘ex Cofa’, ossia quell’area-vuoto urbano tanto bella, svuotata dei manufatti vecchi, e su cui ora si aprirà il ‘combattimento di idee’ per decidere che farci. E il Presidente freme così tanto che vuole organizzare uno dei suoi soliti maxi-eventi pubblici, con frotte di cittadini, gli stessi che hanno pagato (ma non lo sanno ancora) di tasca propria la demolizione dei vecchi capannoni, sborsando 930mila euro. E allora, ipotizzo, guarda che occasione gli capita tra le mani: a Pescara si deve fare Energiochi, il 27 maggio, già tutto bello pagato, finanziato, e coperto, che non è poco per una Regione che entro qualche giorno deve tagliare le spese di 70milioni di euro e non può permettersi lustrini e cotillon. E, forse deve aver pensato il nostro Presidente, perché non abbinare le due cose: portiamo Energiochi all’ex Cofa e allunghiamo l’evento fino a sera, mettendoci dentro anche la musica, che piace tanto al popolino, e il concerto di Simone Cristicchi. Lo rivela, suo malgrado quel volantino stampato e che ha personalmente distribuito: sul fronte ‘E’ Nato (scritto a caratteri cubitali)! Il nuovo spazio per la città’, e poi in un tondino ‘Pescara 27 maggio 2015 Ex Cofa tutti i cittadini sono invitati’, con tanto di foto di una culletta in vimini. Il neonato sarebbe, appunto, l’ex Cofa. Per capire che nello stesso giorno si fa Energiochi, occorre girare sul retro del volantino e c’è il programma. Ma che si è colta l’occasione di Energiochi per la presentazione ufficiale dell’Ex Cofa non si deve dire, cioè lo facciamo, ma non lo diciamo. E il leit motiv, mi raccomando, ditelo in conferenza stampa, deve restare sempre Energiochi, anche se la manifestazione con gli studenti comunque si chiude alle 13 (lo hanno assicurato in conferenza stampa l’assessore Mazzocca e la dirigente Iris Flacco) e quindi, in teoria, anche la spesa si dovrebbe chiudere alle 13. Ma no, la giornata continua fino a sera, e dentro ci ficchiamo tutto: l’energia, la macroregione adriatica, la mia bellezza, la mia bravura, e il futuro urbanistico dell’ex Cofa. Ma qua, come ha detto ieri il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, i conti non tornano: se Energiochi finisce alle 13, anche le spese, coperte con fondi comunitari, dovevano essere contenute al programma degli eventi previsti fino alle 13. Se alle 13 gli studenti, protagonisti di Energiochi, risalgono sugli autobus e tornano a casa, perché far suonare i gruppi musicali locali e Cristicchi di pomeriggio e di sera? In teoria i ragazzi, cui la spesa di Energiochi è destinata, non saranno lì ad ascoltarli, e quindi chi beneficerà dell’evento pomeridiano? I cittadini, ha risposto ieri la Flacco in conferenza stampa: sì, ma un uomo di 60 anni che viene da Villa del Fuoco per sentire Cristicchi, che c’entra con Energiochi destinato ai bambini? Nulla, chiaro. E allora, com’è stato finanziato il concerto di Cristicchi e dei Gruppi locali? Per riassumere il concetto del consigliere Sospiri: Energiochi si svolge, secondo il programma, dalle 8 alle 13, quindi con i fondi comunitari disponibili per il progetto la Regione poteva e doveva coprire solo ed esclusivamente le attività e le iniziative che si sarebbero svolte nell’ambito di quelle cinque ore, non un minuto prima, non un minuto dopo. Se avanzavano fondi, tanto meglio. E allora: i concerti dei gruppi locali e il Concerto di Cristicchi, come sono stati coperti finanziariamente? Chi li ha pagati o come saranno pagati? Sicuramente non potranno essere pagati con i fondi comunitari destinati a Energiochi, e su questo ci metto le mani sul fuoco, come il consigliere Sospiri. Perché questa sarebbe una buccia di banana troppo facile, uno scivolone che da Lui non posso aspettarmi. Ma, siccome dopo quattro giorni nessuno ha risposto al quesito, il consigliere Sospiri ricorrerà direttamente alla Corte dei Conti, per scovare da quale voce di bilancio sono venuti fuori i soldi per Cristicchi, e anche per sapere quanto costerà alla comunità quel concerto. E per l’occasione alla Corte dei Conti chiederà anche se è normale che oggi, 2015, la Regione ha usato soldi pubblici, dei cittadini, 930mila euro, per pagare la demolizione di quei capannoni che, solo due anni fa, potevano essere abbattuti a costo zero per i cittadini. Anzi, li avrebbe abbattuti gratis la Camera di Commercio che avrebbe anche versato 11milioni 800mila euro nelle casse della Regione-Governo Chiodi, risorse fresche che sarebbero potute essere reinvestite per opere sul territorio. E magari la Corte dei Conti, chissà, ci dirà pure che è giusto buttare alle ortiche e alle macerie 930mila euro pubblici. Ecco, in questo clima di interrogativi, quesiti irrisolti, e facce sorridenti per feste e concertini, ecco che t’arriva il segno dal cielo, un acquazzone che stamattina ha stravolto tutti i piani. Alle 8, per impraticabilità del campo, la Regione ha disposto il trasferimento di Energiochi al coperto, per garantire la sicurezza dei 3mila studenti presenti. La notizia viene comunicata attraverso le agenzie alle 8.55 ed ecco che smette di piovere: all’improvviso le nuvole si aprono e comincia la fase del rasserenamento. Alle 9.30, tra gli appuntamenti del Presidente, si annuncia che anche i concerti del pomeriggio e il concerto di Cristicchi si fanno al PalaElettra e, miracolo, spunta pure il raggio di sole. Ecco, io questo lo interpreto come un segno del cielo, che a volte andrebbe ascoltato e preso sul serio. Oggi all’ex Cofa, Energiochi, non si doveva fare, non so perché, ma non si doveva fare. Spostato al PalaElettra è tutto a posto. Ora, alle 11.55, ancora non c’è alcuna ufficialità sullo spostamento del concerto di Cristicchi al PalaElettra, anzi, chiamati al telefono i colleghi di Rete 8 che stanno facendo la Diretta di Energiochi, mi hanno confermato che invece la musica resta nell’ex Cofa, dove già sarebbe stato allestito il palco. Io, fossi in Lui, non lo farei, non sfiderei la sorte che stamane è stata benevola e ottima suggeritrice. Anche perché, a questo punto, sarebbe palese: se Energiochi, pagata con fondi comunitari, si fa al PalaElettra, è evidente che il pomeriggio e la serata musicale all’ex Cofa sono da intendersi come un evento a sé, organizzato per mettere in mostra la bonifica dell’ex mercato ortofrutticolo. Bene, ma allora, chi paga gli eventi, da dove vengono i soldi per finanziare gli spettacoli musicali? E quanto costeranno? E dove sono gli impegni di spesa? Buona giornata!

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