Non
lo so, ma io, ogni tanto, qualche segnale dal cielo lo coglierei e ne farei
tesoro. I fatti: oggi era prevista la decima edizione di Energiochi, la
giornata conclusiva di un premio, rivolto agli studenti, per imparare, sin da
piccoli, la politica del risparmio energetico e dell’uso delle fonti di energia
rinnovabile. Un premio finanziato ogni anno con fondi comunitari e
sponsorizzato da grandi società e agenzie per l’ambiente e l’energia, come l’Enea,
la Powered, nonché dal Ministero della pubblica istruzione. Iniziativa
meritoria, che si ripete ogni anno, e a fine bando vede la presenza di quasi
3mila ragazzi per la cerimonia conclusiva. Fin qui tutto regolare e tutto
sempre uguale. Ma nel 2015 ecco che il buon presidente D’Alfonso ci mette lo
zampino, stravolge le carte del gioco, mischia la scopa con il monopoli e
pretende pure di fare poker. Ma andiamo con ordine: nei giorni scorsi Pescara
ha vissuto la demolizione dei capannoni dell’ex Cofa, vecchi, fatiscenti, in
abbandono. Per carità, e chi lo nega. Peccato che su quella demolizione
pendesse, e pende tuttora, un parere negativo, quanto alle procedure seguite,
dell’Ufficio tecnico comunale, firmato da un geometra responsabile del
procedimento, in quanto, a suo giudizio, la semplice demolizione non era
contemplata dalle norme vigenti considerando che l’ex Cofa, sulla riviera sud,
è inserito in un Piano particolareggiato, pronto, ma non approvato dal
Consiglio comunale per l’ostruzionismo che il Pd ha portato avanti dal 2009 al
2014. Il dirigente di quel ‘semplice’ geometra ha detto che avrebbe superato il
parere negativo con un ‘suo’ e più autorevole parere positivo, che di fatto,
però, a demolizione avvenuta, non è mai arrivato. E questo è un fatto. Ora, l’impresa
di Roma incaricata dell’abbattimento dei capannoni ha finito anzitempo i
lavori, non solo, ha fatto anche più di quello che gli era stato chiesto: non
solo ha demolito il vecchiume esistente, ma ora ha anche asfaltato l’intera
superficie (senza però sradicare le fondamenta dei vecchi edifici, che sono
rimaste nel sottosuolo), e ha anche ristrutturato una delle palazzine uffici,
dove, a suo tempo, erano ospitati anche gli sportelli di una banca, a servizio
dell’ex mercato, e della dogana. Oggi quella palazzina, tutta bella rifatta, è
stata dipinta di blu elettrico e oggi, sul Centro, il presidente ha anche
annunciato che vuole adibirla a ‘Casa delle Idee’. Già! Peccato che un
qualunque comune mortale, per ristrutturare un fabbricato del genere, avrebbe
avuto bisogno di una concessione edilizia, bella esposta per tutta la durata
dei lavori, e in questo caso, invece, quella concessione non l’ha mai vista
nessuno. Comunque, finiti i lavori, giustamente il Presidente freme per
presentare il nuovo ‘ex Cofa’, ossia quell’area-vuoto urbano tanto bella,
svuotata dei manufatti vecchi, e su cui ora si aprirà il ‘combattimento di idee’
per decidere che farci. E il Presidente freme così tanto che vuole organizzare
uno dei suoi soliti maxi-eventi pubblici, con frotte di cittadini, gli stessi
che hanno pagato (ma non lo sanno ancora) di tasca propria la demolizione dei
vecchi capannoni, sborsando 930mila euro. E allora, ipotizzo, guarda che
occasione gli capita tra le mani: a Pescara si deve fare Energiochi, il 27
maggio, già tutto bello pagato, finanziato, e coperto, che non è poco per una
Regione che entro qualche giorno deve tagliare le spese di 70milioni di euro e
non può permettersi lustrini e cotillon. E, forse deve aver pensato il nostro
Presidente, perché non abbinare le due cose: portiamo Energiochi all’ex Cofa e
allunghiamo l’evento fino a sera, mettendoci dentro anche la musica, che piace
tanto al popolino, e il concerto di Simone Cristicchi. Lo rivela, suo malgrado
quel volantino stampato e che ha personalmente distribuito: sul fronte ‘E’ Nato
(scritto a caratteri cubitali)! Il nuovo spazio per la città’, e poi in un
tondino ‘Pescara
27 maggio 2015 Ex Cofa tutti i cittadini sono
invitati’, con tanto di foto di una culletta in vimini. Il neonato sarebbe,
appunto, l’ex Cofa. Per capire che nello stesso giorno si fa Energiochi,
occorre girare sul retro del volantino e c’è il programma. Ma che si è colta l’occasione
di Energiochi per la presentazione ufficiale dell’Ex Cofa non si deve dire,
cioè lo facciamo, ma non lo diciamo. E il leit motiv, mi raccomando, ditelo in
conferenza stampa, deve restare sempre Energiochi, anche se la manifestazione
con gli studenti comunque si chiude alle 13 (lo hanno assicurato in conferenza
stampa l’assessore Mazzocca e la dirigente Iris Flacco) e quindi, in teoria,
anche la spesa si dovrebbe chiudere alle 13. Ma no, la giornata continua fino a
sera, e dentro ci ficchiamo tutto: l’energia, la macroregione adriatica, la mia
bellezza, la mia bravura, e il futuro urbanistico dell’ex Cofa. Ma qua, come ha
detto ieri il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, i conti non
tornano: se Energiochi finisce alle 13, anche le spese, coperte con fondi
comunitari, dovevano essere contenute al programma degli eventi previsti fino
alle 13. Se alle 13 gli studenti, protagonisti di Energiochi, risalgono sugli
autobus e tornano a casa, perché far suonare i gruppi musicali locali e
Cristicchi di pomeriggio e di sera? In teoria i ragazzi, cui la spesa di
Energiochi è destinata, non saranno lì ad ascoltarli, e quindi chi beneficerà
dell’evento pomeridiano? I cittadini, ha risposto ieri la Flacco in conferenza stampa:
sì, ma un uomo di 60 anni che viene da Villa del Fuoco per sentire Cristicchi,
che c’entra con Energiochi destinato ai bambini? Nulla, chiaro. E allora, com’è
stato finanziato il concerto di Cristicchi e dei Gruppi locali? Per riassumere
il concetto del consigliere Sospiri: Energiochi si svolge, secondo il
programma, dalle 8 alle 13, quindi con i fondi comunitari disponibili per il
progetto la Regione poteva e doveva coprire solo ed esclusivamente le attività
e le iniziative che si sarebbero svolte nell’ambito di quelle cinque ore, non
un minuto prima, non un minuto dopo. Se avanzavano fondi, tanto meglio. E
allora: i concerti dei gruppi locali e il Concerto di Cristicchi, come sono
stati coperti finanziariamente? Chi li ha pagati o come saranno pagati? Sicuramente
non potranno essere pagati con i fondi comunitari destinati a Energiochi, e su
questo ci metto le mani sul fuoco, come il consigliere Sospiri. Perché questa
sarebbe una buccia di banana troppo facile, uno scivolone che da Lui non posso
aspettarmi. Ma, siccome dopo quattro giorni nessuno ha risposto al quesito, il
consigliere Sospiri ricorrerà direttamente alla Corte dei Conti, per scovare da
quale voce di bilancio sono venuti fuori i soldi per Cristicchi, e anche per
sapere quanto costerà alla comunità quel concerto. E per l’occasione alla Corte
dei Conti chiederà anche se è normale che oggi, 2015, la Regione ha usato soldi
pubblici, dei cittadini, 930mila euro, per pagare la demolizione di quei
capannoni che, solo due anni fa, potevano essere abbattuti a costo zero per i
cittadini. Anzi, li avrebbe abbattuti gratis la Camera di Commercio che avrebbe
anche versato 11milioni 800mila euro nelle casse della Regione-Governo Chiodi,
risorse fresche che sarebbero potute essere reinvestite per opere sul
territorio. E magari la Corte dei Conti, chissà, ci dirà pure che è giusto buttare
alle ortiche e alle macerie 930mila euro pubblici. Ecco, in questo clima di
interrogativi, quesiti irrisolti, e facce sorridenti per feste e concertini,
ecco che t’arriva il segno dal cielo, un acquazzone che stamattina ha stravolto
tutti i piani. Alle 8, per impraticabilità del campo, la Regione ha disposto il
trasferimento di Energiochi al coperto, per garantire la sicurezza dei 3mila
studenti presenti. La notizia viene comunicata attraverso le agenzie alle 8.55
ed ecco che smette di piovere: all’improvviso le nuvole si aprono e comincia la
fase del rasserenamento. Alle 9.30, tra gli appuntamenti del Presidente, si
annuncia che anche i concerti del pomeriggio e il concerto di Cristicchi si
fanno al PalaElettra e, miracolo, spunta pure il raggio di sole. Ecco, io
questo lo interpreto come un segno del cielo, che a volte andrebbe ascoltato e
preso sul serio. Oggi all’ex Cofa, Energiochi, non si doveva fare, non so perché,
ma non si doveva fare. Spostato al PalaElettra è tutto a posto. Ora, alle
11.55, ancora non c’è alcuna ufficialità sullo spostamento del concerto di
Cristicchi al PalaElettra, anzi, chiamati al telefono i colleghi di Rete 8 che
stanno facendo la Diretta di Energiochi, mi hanno confermato che invece la
musica resta nell’ex Cofa, dove già sarebbe stato allestito il palco. Io, fossi
in Lui, non lo farei, non sfiderei la sorte che stamane è stata benevola e
ottima suggeritrice. Anche perché, a questo punto, sarebbe palese: se
Energiochi, pagata con fondi comunitari, si fa al PalaElettra, è evidente che
il pomeriggio e la serata musicale all’ex Cofa sono da intendersi come un
evento a sé, organizzato per mettere in mostra la bonifica dell’ex mercato
ortofrutticolo. Bene, ma allora, chi paga gli eventi, da dove vengono i soldi
per finanziare gli spettacoli musicali? E quanto costeranno? E dove sono gli
impegni di spesa? Buona giornata!
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