martedì 16 dicembre 2014

La Torre civica invasa dai Puffi Blu


Eh no, mi sono informata: questa volta non c’è stata un’invasione aliena di puffi; non sono cadute sulla città le ‘mille bolle blu’ di Mina; né è previsto l’arrivo di Celentano con il suo ‘Azzurro’ per la notte di Capodanno. Semplicemente, anche questa volta, la giunta comunale di Pescara è riuscita ad eccellere per disattenzione e indifferenza, e si è dimenticata di aver colorato di blu la Torre civica, sì, la stessa che appena qualche settimana fa è rimasta colorata di rosa per due mesi, anziché per il solo mese di ottobre. Questa volta il pretesto, o la ‘scusa’, come l’avrebbe chiamata mia nonna, è stata l’adesione alla tredicesima edizione della Giornata internazionale delle ‘Città contro la pena di morte’…ma il numero 13, ahimè, non ha portato bene al sindaco! In sostanza, tra le altre iniziative che, come ogni anno, copione sempre identico (potevano inventarsi un volo di fantasia), il Comune ha deciso di attuare c’è stata l’accensione della torre civica di colore blu, colore scelto a livello mondiale. Il modus operandi è sempre lo stesso: si comprano le gelatine colorate che si sistemano sui fari posti in cima alla torre, e sono quelle gelatine a dare la colorazione diversa. Ma la delibera numero 739, approvata lo scorso 18 novembre, parla chiaro: la colorazione doveva andare avanti dal 29 novembre (giornata mondiale) al 4 dicembre. Punto. Poi basta, poi le gelatine vanno rimosse, se non si consumano da sole, e la torre deve riassumere la sua colorazione. Perché? La motivazione è duplice: innanzitutto per attribuire all’iniziativa un significato preciso, chiaro, l’adesione a una manifestazione. Se la torre civica fosse blu tutto l’anno chi si accorgerebbe della differenza, e magari chi si porrebbe una domanda? Secondo: ma vi pare normale che la Torre civica, istituzionale, quella che sovrasta il Palazzo delle decisioni e dei ‘bottoni’ della città di Pescara, sia blu? O rosa? Non sono una bacchettona, non sono pedante, ma in tutta onestà ritengo che alcune regole, minime, vadano rispettate. Soprattutto quando quel colore blu, o rosa, diventa segno di disattenzione verso il territorio da parte di chi l’amministra: io non riesco a credere che un sindaco, che in teoria dovrebbe vivere dentro quel palazzo giorno e notte, non abbia mai alzato lo sguardo, a 11 giorni da quel 4 dicembre, e non si sia accorto che la sua Torre è ancora abitata da un colore puffoso, che colpisce come un pugno nell’occhio anche chi arriva dall’asse attrezzato. Se devo crederlo, rabbrividisco, ma mi spiego anche perché quel sindaco non si accorge dei rifiuti che per giorni restano sulle sue strade centrali, neanche in periferia, ma in via Venezia, corso Vittorio Emanuele, via Chieti, via del Circuito. Mi spiego perché non si accorge del degrado in cui Pescara sta velocemente precipitando. E mi spiego perché mancano 10 giorni al Natale, ma Pescara è spenta! Buona giornata ‘puffosa’!

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