La domenica prima di
Natale è stata per cinque anni il ‘grande’ giorno: quello del vero Concerto di
Natale. Dopo mille e più tentativi di scopiazzamenti vari con questo o quel
gruppo locale (non me ne vogliano), eravamo riusciti a regalare a Pescara un
vero ‘evento’, quello da scrivere con la ‘E’ maiuscola: il Concerto del Coro
del Vaticano diretto da Monsignor Frisina. Non uno qualunque, ma un ‘tipo’
simpatico che, con una pacatezza invidiabile e un sorriso che allarga il cuore,
non fa una cosa qualunque, ma dirige giusto il ‘coro del Vaticano’, compone
musiche, anche per colossal del grande schermo, e…insomma, si era degnato di
venire a Pescara per cinque anni di seguito, con tutta la sua orchestra, ogni
anno la domenica prima di Natale. Due ore di vero spettacolo, nella chiesa
dello Spirito Santo, per far risuonare le note del White Christmas o di
Paradiso, suscitando sorrisi, emozioni, e aiutando i presenti, 500 e più ogni
anno, stipati in ogni angolo della chiesa, anche e soprattutto per terra pur di
ascoltare l’eccellenza, a calarci nel clima del vero Natale, in tempi
sicuramente non facili. Ma Monsignor Frisina non veniva così, solo per una ‘cantata’:
Monsignor Frisina aveva accettato quella partecipazione, per cinque anni, solo
per sponsorizzare una ‘giusta causa’, l’istituzione del Microcredito,
iniziativa tutta pensata, ideata e voluta dall’amministrazione di centro-destra
per sostenere la piccola-minima impresa, quella dell’artigiano padre di
famiglia che si ritrovava a non riuscire a pagare una bolletta più pesante del
solito, o l’affitto del proprio negozio o della bottega, o che magari aveva
bisogno di un sostegno per non finire in mano all’usuraio di turno. Ecco,
obiettivo del concerto, che era gratis per il pubblico, era raccogliere fondi
utili alla costituzione del fondo del microcredito, garantito poi da un
Istituto di credito locale che ha sempre accompagnato l’iniziativa. Costituito
il fondo, l’utente in condizioni di difficoltà, si rivolgeva alla Caritas che effettuava
una vera istruttoria, stabiliva l’ammontare del piccolo prestito e anche il
piano di rientro, diluito anche in 36 mesi. Bene: per cinque anni quel piccolo
fondo ha sostenuto e aiutato non so quante persone, che hanno avuto una boccata
d’ossigeno, una spalla su cui piangere, e una mano per rialzarsi dalla caduta, scoprendo
che in fondo non tutto è perduto, e che anche dal tunnel più buio è possibile
uscire e tornare a rivedere il sole. Il tutto come nelle migliori favole di
Natale, solo che questa non era una favola. Bene: domenica prossima, 21
dicembre, sarà la domenica prima di Natale, ma, e mi sembra chiaro, quest’anno
il concerto di Monsignor Frisina non ci sarà. Peccato per la città, perché parliamo
di un momento straordinario, di musica e preghiera eccezionale. Ma non è solo
quello: ciò che spaventa è che per l’ennesima volta l’attuale giunta comunale
ha cancellato, con un colpo di spugna, un progetto straordinario, quello del
Microcredito, solo perché firmato dalla precedente amministrazione di centro-destra.
Ciò significa, in soldoni, che chiuso il 2014, dal prossimo anno, artigiani e
piccoli imprenditori troveranno una finestra e una porta inesorabilmente chiuse
e un fondo non più finanziato. E mi sorprendo: mi sorprendo per il silenzio di
una città che pure economicamente affoga; mi sorprendo per il silenzio della
politica; e mi sorprendo per il silenzio di Organismi come la Caritas che pure
hanno sostenuto quell’iniziativa con la precedente amministrazione, che ha
affidato alla stessa Caritas la gestione del progetto. Mi sorprendo e mi
rammarico, perché Pescara sta perdendo la partita più importante, quella per la
sopravvivenza. Buona giornata!
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