martedì 14 ottobre 2014

Se il Presidente di Regione commissaria il sindaco di Pescara....

Pescara è una città commissariata. No, il bilancio è stato approvato in tempo record, la maggioranza targata Pd con marchio a fuoco è ancora in sella (non proprio saldamente, ma conta essere in sella), nessuno è scappato (per ora) riducendo i numeri della coalizione di governo. Ma di fatto Pescara è commissariata. Chi tiene le redini della città, chi decide il #chifacosacomequandolodecidoio non è affatto un sindaco capitato per caso su una sedia che gli scotta dal primo giorno, e che avrebbe volentieri ceduto per un seggio romano. In realtà il 'chi decide' è il Presidente di Regione e la prova tangibile, inequivocabile, chiara e concreta è arrivata dalla riunione convocata e svolta ieri, quando Mr. Presidente ha riunito attorno a sé gli scolaretti del Comune e dopo averli redarguiti sulla partitella a biliardino durante la riunione di giunta, peraltro pure a gratis, ha elencato lecosedafare. In realtà sono sempre quelle stesse tre-quattro cose che continua a snocciolare ogni volta da giugno scorso: la demolizione dell'ex Cofa (e io che pensavo fosse stato demolito dalla terza settimana di giugno, ops!), le aree di risulta, il teatro Michetti (ma non lo avevano riaperto a luglio????!), il Tar, i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia, e il piano antiallagamenti che è stato iniziato, portato avanti e concluso dalla giunta Albore Mascia...forse vorranno inaugurare la rete fognaria! Ma la verità è che, siccome dopo aver elencato queste opere per una, due, cinque, sei, dieci volte, nessuno le ha fatte o iniziate, ogni volta quell'elenco è una notizia che sembra nuova e la ritroviamo sui giornali...ma così non è. E ieri se n'è accorto anche il PresidenteSindacoFaraoneImperatoreCavaliereEccellentissimo e chi più ne ha più ne metta. Ieri si è concretamente reso conto in mano a chi ha messo Pescara. Ieri si è reso conto che, forse per la prima volta in cento anni, la giunta Zagat ha superato il giro di boa dei primi cento giorni di governo e nessun giornalista, dico 'nessuno', ha pensato di chiedergli la classica intervista sui 'primi 100 giorni', sui risultati e i progetti. E ci credo: zero risultati, zero inventiva, zero progettualità...Zagat avrebbe dovuto parlare solo delle tasse alzate al massimo, della stangata ai pescaresi (mancano due giorni alla scadenza della Tasi) e di come avrebbe utilizzato il tesoretto... Per la prima volta il sindaco non si è visto inseguito lungo le scale per strappargli quell'appuntamento tradizionalmente tanto ambito per far 'bucare' la testata rivale...e cosa gli avrebbero dovuto chiedere? Perché distruggerete un'opera d'arte come corso Vittorio Emanuele, peraltro riaprendo le isole pedonali al traffico, caso unico forse nelle città governate dal Pd? Io i primi 100 giorni della giunta Albore Mascia e della sua maggioranza li ricordo: riapertura al traffico della rampa dell'asse attrezzato, ascoltando la città, e riorganizzazione della viabilità in piazza della Marina; riorganizzazione della Attiva, triplicando, per la prima volta, la raccolta estiva dei rifiuti sulla città; costituzione della società Pescara Parcheggi e istituzione degli automatici per il pagamento del ticket sosta; inaugurazione piazza Vittoria Colonna; inaugurazione e apertura del Parco Collodi (all'epoca ancora senza il nome); organizzazione dell'edizione dei record dei Giochi del Mediterraneo; stadio del mare con i suoi eventi; riorganizzazione del mercato del lunedì; 7 sfratti di inquilini abusivi dalle case popolari e pubblicazione del nuovo bando (fermo dal 2006)...e potrei continuare all'infinito, ma sarebbe noioso. I primi cento giorni del sindaco Zagat? Neanche un aperitivo, anzi no: per pranzo ha cancellato il logo di città dannunziana come simbolo della città, 'na fatica! E ieri il Presidente di Regione ha ufficialmente commissariato Pescara: d'ora in avanti gli ordini e le direttive partiranno direttamente da viale Bovio, o piazza Unione, o da L'Aquila, Zagat potrà limitarsi a sorridere nelle foto ufficiali (evitando espressioni irriverenti o poco consone), stringere mani e presenziare alle manifestazioni ufficiali. Al governo di Pescara ci pensa la...Regione.
  

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